Ex direttore della Commissione Medico-Sociale Centrale e i suoi collaboratori sospettati di frode su larga scala nell’assegnazione di invalidità

Chas Pravdy - 19 Agosto 2025 19:44

L’ex direttore della Commissione Medico-Sociale Centrale (MSek) e i suoi complici sono sotto inchiesta per aver organizzato un vasto sistema di frode volto al rilascio illecito di certificati di invalidità, con conseguenti gravi danni economici per lo Stato.

Secondo le informazioni fornite dall’Ufficio del Procuratore Generale, le autorità investigative, in collaborazione con la polizia nazionale, hanno accusato sette membri di un’organizzazione criminale attiva per diversi anni.

Questo gruppo ha sistematicamente prodotto documenti falsificati e certificati fraudolenti, consentendo ai cittadini di ottenere benefici sociali e pagamenti illeciti.

L’indagine indica che il principale indagato, ex capo della commissione, ha collaborato con una avvocata attiva, una dottoressa e altri tre membri della commissione, oltre a un medico di famiglia di un centro medico locale, per mettere in piedi una rete di referenze mediche false.

Le prove raccolte dimostrano che il gruppo produceva referenze contraffatte, le firmava e le timbrava con il sigillo della MSek, per poi emettere falsi certificati di invalidità.

Tali azioni hanno permesso ai cittadini di accedere a benefici sociali e hanno causato una perdita stimata di oltre 2,8 milioni di hryvnias alle casse dello Stato.

È stato appurato che tra il 2024 e il 2025 almeno 14 cittadini sono stati fraudolentemente riconosciuti disabili, causando spese ingenti al bilancio pubblico.

Sono state avviate le procedure di accusa contro tutti gli indagati, e le autorità stanno verificando la responsabilità di altri soggetti potenzialmente coinvolti in questa attività illecita.

È importante sottolineare che dall’inizio del 2025 in Ucraina è stata introdotta una nuova modalità di valutazione dell’invalidità, denominata “Commissioni di valutazione delle funzioni quotidiane”, con l’obiettivo di rendere più trasparente e giusto il processo di riconoscimento dell’invalidità.

Questo caso evidenzia la necessità di rafforzare i controlli e di combattere la corruzione nel sistema sanitario e di protezione sociale, per garantire l’integrità delle procedure di assistenza alle persone vulnerabili.

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