Polonia chiarisce l’assenza del suo rappresentante al vertice negli Stati Uniti: motivazioni diplomatiche e implicazioni

Chas Pravdy - 18 Agosto 2025 12:46

Nei circoli diplomatici contemporanei, la Polonia è diventata oggetto di discussione a causa della sua scelta audace – non inviare un rappresentante di alto livello al vertice decisivo di Washington.

Il viceministro degli Esteri, Teofil Bartoševski, ha spiegato in un’intervista su Polsat News che la decisione di non partecipare non ostacola i processi diplomatici né riduce l’influenza del paese nelle negoziazioni internazionali.

Secondo lui, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump invita personalmente i leader di grandi nazioni come Germania o Regno Unito, mentre la Polonia, come paese di dimensioni medie, ha un ruolo particolare nella politica globale.Bartoševski ha sottolineato che l’amministrazione americana preferisce dialogare direttamente con i presidenti, non con i primi ministri, una prassi diffusa tra le nazioni più grandi.

Questo spiega perché la Polonia ha adottato questa strategia, guidata dal principio che le decisioni più importanti vengono prese in un cerchio ristretto a Washington, con una partecipazione limitata di rappresentanti europei.Ha inoltre ricordato che la diplomazia polacca collabora attivamente con i colleghi europei e che il ministro degli Esteri, Radosław Sikorski, ha trasmesso la posizione ufficiale del paese durante una videoconferenza con gli inviati europei.

Sikorski ha evidenziato l’importanza di esercitare pressione sull’aggressore, e non sulla vittima, per raggiungere pace e sicurezza stabile nella regione.Nel frattempo, a Washington, si portano avanti i preparativi per l’incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e Donald Trump.

Sebbene inizialmente si prevedesse un incontro bilaterale tra Zelensky e Trump, crescono le voci secondo cui più leader europei potrebbero partecipare a una riunione comune.

Delegazioni dell’Unione Europea e di vari paesi europei, tra cui il cancelliere tedesco, il presidente francese e il Primo Ministro britannico, hanno già raggiunto gli Stati Uniti.

Questi sviluppi evidenziano l’importanza del nuovo formato di negoziati e il loro possibile impatto sulla geopolitica regionale.

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