Il governo ucraino pianifica una mobilitazione mensile di sette mila soldati in mezzo ai combattimenti in corso

Nel contesto di un prolungato e intenso conflitto che attraversa l’intera Ucraina, il governo ha annunciato un piano di mobilitazione militare su larga scala, volto a rafforzare le capacità di difesa del paese.
Secondo fonti ufficiali, il Consiglio dei ministri ha stabilito nel suo Piano di sviluppo della difesa un obiettivo di reclutare fino a 7.000 nuovi militari ogni mese.
Questo numero non è scelto a caso: rappresenta la risposta alla urgente necessità di rimpiazzare il personale esaurito, che si è ridotto drasticamente a causa delle alte perdite umane e della carenza di truppe nelle forze armate.Dettagli forniti dal Ministero della Difesa indicano che entro il 31 dicembre 2026, devono essere raggiunte specifiche mete di mobilitazione: firmare 3.500 contratti di servizio militare con cittadini ucraini ogni mese.
Inoltre, il piano prevede anche la stipula di 1.000 contratti mensili con stranieri e apolidi.
Un’altra componente cruciale è la mobilitazione diretta nelle unità militari, con circa 2.500 ucraini da arruolare ogni mese in unità appositamente designate.Questa strategia, di fronte alle costanti offensive e alle perdite quotidiane – tra i 300 e i 400 morti o feriti al giorno – solleva preoccupazioni tra gli esperti e i funzionari politici.
Il presidente Zelensky ha già dichiarato che nel 2024 l’Ucraina ha mobilitato circa 30.000 uomini ogni mese, inclusi i contrattisti, ma questa cifra si è rivelata insufficiente a mantenere una linea di difesa stabile.
Attualmente, le perdite quotidiane sono di circa 300-400 soldati, per un totale di oltre nove mila vittime al mese, molto al di sotto degli obiettivi di reclutamento iniziali.Gli analisti avvertono che la scarsità di risorse umane potrebbe trasformarsi in un fattore decisivo, minando la capacità di resistenza dell’Ucraina.
La fuga di centinaia di migliaia di uomini all’estero e le desertioni quotidiane dai fronti di guerra evidenziano una crisi nelle mobilitazioni.
Secondo rapporti, circa 650.000 uomini in età militare hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala e più di 400 soldati desertano ogni giorno.
Molti si nascondono per evitare la mobilitazione.Questa massiccia fuga di risorse umane e l’allontanamento costante di potenziali reclute sollevano gravi interrogativi sull’efficacia delle attuali politiche di mobilitazione.
C’è un forte bisogno di riforme per fidelizzare il personale, rafforzare il morale e garantire la capacità di reazione di fronte a una crisi che rischia di protrarsi nel tempo, mettendo a dura prova le modalità di difesa e la tenuta dell’intera nazione.