Ungheria subito perdite: ignoti ladri rubano parti da base militare con vecchi aerei MiG-29

Chas Pravdy - 17 Agosto 2025 01:27

Circa due settimane fa, presso una base militare nella città di Kecskemét, in Ungheria, è avvenuto un audace e misterioso furto.

Davanti agli occhi delle autorità, persone non identificate sono riuscite a infiltrarsi nel perimetro della base militare e hanno sottratto componenti di vecchi caccia MiG-29, ormai fuori servizio da tempo.

Sebbene questi aerei non siano più parte dell’arsenale militare ungherese, i loro pezzi di ricambio sono molto ricercati da collezionisti e rivenditori illegali.

Stando alle prime ricostruzioni, i ladri hanno tagliato la recinzione metallica dell’aeroporto e sono penetrati nelle aree dove venivano conservate le sezioni anteriori degli aeromobili, inclusi radar e altri dispositivi elettronici.La polizia locale ha confermato l’apertura di un’indagine penale, anche se non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali, per rispettare la riservatezza dell’inchiesta.

Anche il Ministero della Difesa ungherese si è astenuto dal commentare, mantenendo un riserbo sulle indagini in corso.

Questo episodio ha sollevato molte preoccupazioni tra gli esperti militari e gli analisti, poiché il furto di componenti di grande valore potrebbe facilitare il traffico illecito o la rivendita sul mercato nero.È importante ricordare che nel 1993, Budapest ricevette dalla Russia 28 aerei MiG-29 in compensazione di un debito sovrano.

Da allora, questi velivoli sono considerati obsoleti e sono stati rimpiazzati con modelli più moderni, come il Gripen svedese, a partire dal 2010.

Nel 2019, le autorità ungheresi avevano tentato di vendere alcuni di questi aerei tramite un’asta pubblica, ma senza successo.

La recente sottrazione di parti suggerisce che esse potrebbero essere destinate a scopi illeciti, aumentando le minacce per la sicurezza della nazione.Questo episodio mette in evidenza le vulnerabilità nella sicurezza degli arsenali militari, specialmente nei paesi partner della NATO, dove stock di vecchia tecnologia e scarso controllo aumentano i rischi di furti o traffico illecito.

La situazione pone importanti interrogativi sul livello di controllo e sulle misure di sicurezza adottate nelle strutture militari che conservano resti di tecnologia russa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle verifiche e dei sistemi di sorveglianza.

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