Perché lo stato di «ricercato» persiste dopo il pagamento della multa durante la mobilitazione e come evitarne equivoci

Chas Pravdy - 17 Agosto 2025 04:43

Nel contesto della vasta mobilitazione in Ucraina e dell’uso crescente di servizi digitali per riservisti e soldati, emergono frequentemente domande relative al loro stato e alla registrazione nei sistemi militari.

Uno dei problemi più comuni si verifica quando, dopo aver pagato una multa tramite l’app «Reserve+», lo stato di «ricercato» rimane attivo o riappare poco dopo il pagamento.

Questo genera confusione e preoccupazione, poiché molti pensano che il pagamento della multa debba automaticamente risolvere tutte le obbligazioni amministrative e aggiornare lo status.Il Ministero della Difesa ucraino ha introdotto nuove funzioni nell’app «Reserve+» che consentono ai riservisti di pagare le multe in remoto, con la possibilità di ridurre l’importo fino al 50%.

Tuttavia, problemi tecnici e ritardi nella sincronizzazione dei sistemi complicano il processo.

Per esempio, se un utente riceve una notifica di multa e la paga, il suo stato dovrebbe aggiornarsi nel giro di alcuni giorni.

Ma, a causa di bug o ritardi di sistema, lo stato di «ricercato» può riapparire, richiedendo ulteriori azioni.Secondo esperti dello studio legale «INSEININ», diverse ragioni spiegano questa situazione.

La prima riguarda errori e ritardi nel sistema «Oberig», incaricato di sincronizzare i dati con l’app e i database del ministero.

Tali ritardi possono durare da poche ore a diversi giorni, facendo variare lo stato anche dopo il pagamento.

Un altro motivo è che il pagamento della multa non elimina altre obbligazioni, come una visita medica o la presentazione al TCC (Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale).

L’inosservanza di questi obblighi può riattivare lo stato di ricerca.Un problema aggiuntivo sono le multe false o mal calcolate, prive di una decisione ufficiale o documentazione amministrativa valida.

Numerosi utenti segnalano di aver ricevuto avvisi con importi gonfiati o richieste prive di fondamento legale, che richiedono ricorsi amministrativi.Cosa fare se lo stato di «ricercato» riappare dopo il pagamento? Prima di tutto, bisogna aggiornare i dati nell’app «Reserve+», cliccando su «Aggiorna dati» e aspettando 24 ore.

È anche importante verificare se esiste una decisione ufficiale del TCC; il pagamento da solo non elimina lo stato di «ricercato» se ci sono obblighi pendenti.

Se trovi una decisione valida, bisogna richiedere al TCC di rimuovere lo stato, allegando le prove del pagamento.Se il problema persiste, si consiglia di fare ricorso in tribunale per annullare lo stato di «ricercato» illegittimo, presentando tutte le prove disponibili: screenshot dell’app, ricevute di pagamento e documenti medici se necessari.

Consultare un avvocato specializzato in diritto militare può aiutare a redigere una richiesta adeguata.Per evitare equivoci e complicazioni amministrative, è fondamentale monitorare regolarmente lo stato, rispettare tutte le procedure e non ignorare le notifiche.

Ricordarsi che lo stato nel sistema non riflette sempre la reale situazione legale e può essere influenzato da errori tecnici o inadempienze.Una gestione proattiva, la documentazione accurata e il supporto legale sono le strategie chiave per proteggere i propri diritti durante la mobilitazione e prevenire complicazioni inutili.

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