Responsabile dell’amministrazione di Kyiv sottoposto a domiciliari notturni: la procura annuncia ricorso

In Kyiv si apre un nuovo capitolo nelle indagini su corruzione e indebita gestione di fondi pubblici, coinvolgendo alti funzionari della città.
Il tribunale del distretto di Pechersk ha deciso di imporre l’obbligo di arresti domiciliari notturni a Dmytro Zahumenyi, il responsabile dell’apparato dell’Amministrazione della città di Kyiv (KCSA), accusato di aver sperperato ingenti somme destinate ai lavori di ristrutturazione.
Questa decisione arriva dopo un rifiuto precedente di sospenderlo dal suo incarico, ma la procura sta pianificando di appellare la sentenza.
Secondo le indagini, il sospettato, insieme a un ex direttore di una delle aziende municipali — ATP Kyiv City — avrebbe utilizzato oltre 1,3 milioni di hryvnia di fondi pubblici per lavori di riparazione di un edificio nel centro della città, la cui proprietà è privata e quindi non può beneficiare di fondi pubblici.
Zahumenyi ha definito le accuse “assurde, prive di fondamento e non dimostrate,” sottolineando l’assenza di prove concrete.
Il tribunale ha posto numerose condizioni: di non lasciare Kyiv o la regione senza autorizzazione, di comunicare eventuali variazioni di residenza, di presentarsi per le indagini e di non comunicare con altri sospettati o testimoni.
La misura si estende fino al 13 ottobre 2025.
La procura ha presentato una richiesta di custodia cautelare e sta preparando un ricorso contro l’attuale misura, puntando a rimuoverlo dal suo incarico ufficiale.
Durante l’udienza si è anche chiarito che questa vicenda rappresenta solo una delle molte: il procuratore generale Ruslan Kravchenko ha annunciato 22 sospetti contro funzionari di Kyiv per danni allo Stato superiori a 230 milioni di hryvnia.
Il sindaco di Kyiv, Vitali Klytschko, ha affermato che nonostante questi scandali, la città continua a incontrare ostacoli che complicano l’attuazione di progetti importanti e lo sviluppo generale della capitale.