Visita al proprio ritorno nella casa in zona di evacuazione si conclude in ospedale a causa di attacco drone

Chas Pravdy - 15 Agosto 2025 06:39

Il 14 agosto, un residente della regione di Sumy si è trovato in condizioni di pericolo inaspettato durante una visita al suo ex domicilio situato nelle zone di evacuazione.

Di solito, dopo aver evacuato le aree di conflitto, le persone evitano di tornare, specialmente in luoghi costantemente soggetti ad attacchi.

Tuttavia, quell’uomo ha deciso di fare una breve visita per verificare le condizioni del suo paese natale.

Sfortunatamente, questa visita si è trasformata in un incubo: è stato colpito da schegge e ha subito uno stato di shock causato da un attacco con drone FPV invisibile a occhio nudo.

Secondo quanto riferito da Oleg Hryhorov, capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy, l’uomo si era già evacuato molto tempo fa, ma ha deciso di tornare ieri.

Sulla via del ritorno, è stato improvvisamente attaccato, riportando lievi ferite che sono state prontamente trattate in un vicino ospedale.

Attualmente, la sua condizione è considerata stabile.

Questo episodio rappresenta un chiaro promemoria del pericolo rappresentato dalle zone di combattimento attive.Nel frattempo, le autorità militari avvertono di un’escalation delle tensioni nella regione.

Ieri, le forze nemiche hanno effettuato 21 attacchi contro città e villaggi della regione di Donetsk, specialmente nelle aree dove si sono registrati progressi sul fronte.

Questi attacchi, tra cui bombardamenti guidati, hanno causato danni a diverse abitazioni e linee elettriche, lasciando case distrutte e infrastrutture cruciali compromesse.

Il capo dell’amministrazione regionale di Sumy ha esortato i residenti a evitare viaggi nelle aree di confine, frequentemente bersaglio di attacchi, e ha chiesto alla popolazione di prendere tutte le precauzioni possibili in questa fase di conflitto attivo.In sintesi, ieri, le forze russe hanno condotto 21 attacchi nella regione di Donetsk, soprattutto nelle aree di conflitto più attive.

La situazione rimane instabile e rafforza la necessità di intensificare le misure di sicurezza e di evacuazione per tutelare i civili ancora presenti in queste zone di guerra.

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