L’amministrazione Trump prende in considerazione un investimento strategico in Intel: le azioni dell’azienda schizzano in alto a causa di voci su un possibile accordo

Alti funzionari dell’amministrazione di Donald Trump stanno conducendo negoziazioni approfondite con i vertici di Intel in merito a una possibile acquisizione da parte del governo di una quota di questa importante multinazionale tecnologica.
Fonti affidabili vicine alle discussioni hanno riferito che questa iniziativa mira a rafforzare e finanziare la costruzione di un impianto all’avanguardia per la produzione di microchip in Ohio.
Sebbene i dettagli specifici, come l’ammontare o il valore dell’investimento, rimangano riservati, la notizia ha già generato un forte aumento delle azioni di Intel, che ad agosto sono salite del 8,9%, chiudendo a oltre 23 dollari per azione.
Ciò ha incrementato la capitalizzazione di mercato dell’azienda a circa 104,4 miliardi di dollari, a testimonianza dell’interesse del mercato verso questa potenziale operazione e le sue implicazioni future.
Le autorità della Casa Bianca hanno precisato che le discussioni sui possibili accordi ipotetici devono essere considerate come mere speculazioni, fino a un’eventuale conferma ufficiale.
Nel frattempo, Intel ha ribadito il proprio impegno a collaborare con l’amministrazione, concentrandosi sulla tutela del leadership tecnologico statunitense e sul sostegno alle iniziative strategiche.
La possibilità di un coinvolgimento statale è emersa in un contesto di crescenti tensioni con la Cina, che sta sviluppando rapidamente modelli di intelligenza artificiale open source in grado di conquistare rapidamente il mercato e mettere sotto pressione gli Stati Uniti.
Gli esperti interpretano queste mosse come un passaggio verso una politica industriale più attiva da parte degli USA, volta a rafforzare la sicurezza nazionale e l’indipendenza tecnologica.