Incarico illeggittimo del capo del segretariato della CS: violazione di legge o manovra politica?

Chas Pravdy - 15 Agosto 2025 10:05

In Ucraina, la legittimità del sistema giudiziario si trova di nuovo sotto i riflettori a causa di una situazione controversa che coinvolge Viktor Beskhatny, il capo del segretariato del Consiglio Costituzionale (CC).

Secondo la normativa vigente, il suo mandato di cinque anni in questa posizione si sarebbe dovuto concludere già a gennaio 2025.

Tuttavia, fonti non ufficiali e richieste parlamentari indicano che egli continua ad esercitare le funzioni di capo del segretariato senza una riaffidazione ufficiale, sollevando gravi dubbi legali e mettendo in discussione la legittimità di tutte le decisioni prese dal tribunale.

Le petizioni della deputata Yulia Yatsyk e degli avvocati sottolineano che, secondo la legge, la nomina a un incarico di categoria ‘A’ deve essere fatta per un periodo di cinque anni con possibilità di rinnovo.

Nel 2024, al termine del suo mandato, il tribunale ha deciso di prorogare il suo incarico di un anno, ma questa decisione è stata contestata perché non firmata da tutti i giudici presenti alla seduta, compromettendone la validità.

Di conseguenza, la permanenza di Beskhatny in questo ruolo è senza validità legale e le decisioni importanti prese durante questo periodo sono messe in dubbio.

La legge precisa che le proroghe possono avvenire solo entro i limiti temporali del mandato in corso e non possono sostituire una nomina ufficiale.

Ciò significa che dal 16 gennaio 2025, data in cui il mandato avrebbe dovuto scadere, Beskhatny avrebbe dovuto essere sollevato dall’incarico.

Tuttavia, ignorando questa disposizione, egli è rimasto in carica, provocando conseguenze negative per il funzionamento del tribunale e lo Stato di diritto.

La deputata Yatsyk invita il Consiglio Costituzionale e l’Agenzia Nazionale dei Servizi Pubblici a condurre un’indagine approfondita sui fatti e ad adottare le misure necessarie.

Questa situazione mette in luce anche una dipendenza politica preoccupante che può mettere in discussione l’indipendenza e la legittimità del tribunale, considerando irregolarità precedenti, come il coinvolgimento di Beskhatny in movimenti separatisti nell’est del Paese o altre azioni controverse.

Questo caso evidenzia l’importanza di un controllo rigoroso e trasparente sulle nomine giudiziarie di alto livello, affinché lo Stato di diritto e i diritti dei cittadini siano preservati.

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