Conflitto interno tra politiche fiscale e monetaria rallenta la crescita economica dell’Ucraina, secondo un esperto

In un contesto segnato dalle difficoltà continue della guerra e dalle pressioni dell’economia globale, l’Ucraina si trova ad affrontare un acceso conflitto interno tra le sue due principali linee di politica finanziaria: da un lato una politica fiscale morbida, volta a sostenere cittadini e economia durante il conflitto, e dall’altro una politica monetaria estremamente restrittiva condotta dalla banca centrale.
Questa discrepanza genera un ambiente macroeconomico complesso e spesso contraddittorio.
Attualmente, il tasso di riferimento della Banca Nazionale Ucraina è del 15,5%, con un tasso effettivo più elevato, pari al 16,2% annuo.
Secondo Tatiana Bogdan, dottore in economia e direttrice delle ricerche scientifiche presso il Growford Institute, questa situazione limita significativamente la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) reale del paese.
Fin dall’inizio del 2023, il tasso effettivo si è mantenuto in livelli chiaramente positivi, oscillando tra +10,9% e 12,1% nel secondo semestre del 2023 e nel primo semestre del 2024, valori che sono molto elevati per un paese in guerra.
Con una graduale ottimizzazione, il tasso si è ridotto all’1,1% nel primo semestre del 2025.
L’autrice sottolinea che tali livelli rappresentano record per un paese in conflitto.
Ricorda che durante il periodo bellico, tassi comparabili erano dello +0,7% in Georgia nel 2008, mentre in media i paesi europei, gli Stati Uniti e il Giappone avevano un tasso di -17,2% durante la Seconda Guerra Mondiale.
In Ucraina, il tasso reale medio nel 2022 e nel primo semestre del 2025 era del +4%, indicando un’intensa stretta monetaria.
Questa politica restrittiva ha contribuito a un calo dei prestiti bancari, che nel 2025 si sono attestati a un minimo storico del 14,6% del PIL (contro il 19,1% del 2021).
Inoltre, i prestiti in hryvnia sono scesi all’8,5% del PIL, influenzando negativamente lo sviluppo economico.
La discrepanza tra le politiche fiscale e monetaria provoca un rallentamento nella crescita del PIL reale e profonde trasformazioni nella struttura economica del paese.
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