Servizio di Sicurezza dell’Ucraina smaschera e accusa 12 complici di una rete filorussa guidata da Medvedchuk

Chas Pravdy - 14 Agosto 2025 16:00

Grazie a un intervento deciso da parte del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU), sono state portate alla luce e documentate le attività di 12 individui facenti parte di un gruppo criminale organizzato noto come ‘Druhaia Ukraina’.

Questi soggetti, operando su ordini delle agenzie di intelligence russe e sotto la guida diretta dell’ex deputato e esule Viktor Medvedchuk, hanno condotto ampie campagne di disinformazione volte a danneggiare la sicurezza statale ucraina e la sua reputazione a livello internazionale.

Le investigazioni hanno dimostrato che gli autori collaboravano con la FSB russa e i servizi di intelligence esteri, con uno dei principali personaggi, Kyrylo Molchanov, sotto accusa per collaborazione con servizi segreti stranieri e attività di disinformazione.

È stato accertato che Molchanov non lavorava solo per i servizi segreti russi, ma manteneva anche contatti con alti ufficiali della FSB, tra cui il tenente generale Gёorgiy Grishaev.

Su istruzioni delle forze di occupazione, organizzava e diffondeva contenuti anti-ucraini per screditare il nostro paese a livello internazionale e fomentare tensioni interne.

Tra le attività vi era l’organizzazione di manifestazioni filorusse nell’Unione Europea, appelli a ridurre il sostegno internazionale all’Ucraina, e la diffusione di false informazioni tramite canali Telegram controllati, YouTube e i media di Kremlin come ‘Voci d’Europa’, che nel 2024 sono state sanzionate dall’UE.

Tutti i membri di questa rete criminale, compresi i leader, sono stati arrestati e accusati di tradimento, incitamento all’odio etnico, chiamate a cambi di regime violenti e giustificazione dell’aggressione russa contro l’Ucraina.

Medvedchuk ha personalmente coordinato e finanziato queste attività, mantenendo legami con la leadership di Putin e le strutture governative russe.

In precedenza, Kyrylo Molchanov era stato arrestato in Polonia ed attualmente si trova nel centro di detenzione di Kiev.

Questo caso rappresenta il primo esempio durante il conflitto in corso in cui un agente russo, operativo contro il nostro paese nel campo informativo, è stato estradato in Ucraina.

L’attività di Molchanov sottolinea gli sforzi dell’Ucraina di combattere la subversione straniera e di proteggere la sicurezza nazionale.

Fonte