L’Ucraina Riconsegna 84 Prigionieri dalla Russia, Molti Dal 2014

Chas Pravdy - 14 Agosto 2025 15:58

In un passo decisivo per l’Ucraina, si è concluso un nuovo scambio di prigionieri con la Russia, permettendo il ritorno a casa di 84 cittadini ucraini, tra militari e civili.

Questo evento rappresenta uno dei più grandi e simbolici rilasci nelle ultime anni, assumendo un significato profondo sia sul piano umanitario che nazionale.Secondo il presidente Volodymyr Zelensky, questo scambio costituisce un passo fondamentale nel processo di riunificazione degli ucraini con il loro Paese, poiché la maggior parte di coloro che sono stati liberati necessita di cure mediche e di un lungo percorso di riabilitazione.

Tra i liberati ci sono persone che sono state detenute dalla Russia fin dal 2014, 2016 e 2017, così come i difensori di Mariupol che hanno combattuto eroicamente in battaglie difficili.Il quartier generale di coordinamento per la gestione dei prigionieri di guerra riferisce di aver liberato 33 militari e 51 civili ucraini.

La particolarità di questo scambio risiede nel fatto che include anche persone condannate illegalmente e tenute prigionieri prima dell’invasione su vasta scala.

Uno di loro ha passato oltre 4000 giorni in cattività, arrestato nella regione di Donetsk nel 2014.Tra i liberati ci sono anche individui condannati tra il 2016 e il 2021 dagli occupanti, tra cui tre donne provenienti dalle regioni orientali dell’Ucraina; una di loro, un’insegnante di scuola primaria, incarcerata nel 2019.Tra gli ex prigionieri c’è anche un giovane di 27 anni, arrestato illegalmente nel 2016 all’età di 18 anni.

Sono stati liberati anche i soldati della guarnigione di Mariupol, ufficiali della Marina e della Guardia di Frontiera.

Due coppie di fratelli, detenuti rispettivamente da marzo e aprile 2022, hanno anche riacquistato la libertà dopo anni di incertezza.La maggior parte dei liberati presenta problemi di salute o disabilità.

Il più giovane ha 26 anni, il più anziano ha superato i 74; quest’ultimo ha trascorso sette anni in carcere in Russia dal 2018.

L’evento testimonia la resilienza e la speranza di queste persone di ricostruire le proprie vite, tornando in Ucraina con la volontà di superare le sfide e le sofferenze.Questa vicenda riflette l’indomabile spirito ucraino e la ferma volontà di recuperare i propri compatrioti, anche nelle situazioni più oscure e difficili, dimostrando un impegno costante nella lotta per la loro libertà.

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