La Russia intensifica la campagna di disinformazione contro l’Ucraina prima dell’incontro Trump-Putin

In vista dell’atteso incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, che si svolgerà in Alaska, i media russi hanno intensificato gli sforzi per influenzare l’opinione pubblica internazionale contro l’Ucraina.
La campagna di propaganda messa in atto dal Cremlino mira a screditare il governo e le forze armate ucraine attraverso una serie di manipolazioni e menzogne.
I media russi accusano senza scrupoli l’Ucraina di violazioni del diritto umanitario internazionale, diffondendo false informazioni su presunti attacchi delle forze ucraine contro civili in Russia, oltre a sostenere che il paese stia preparando provocazioni con il coinvolgimento dei media occidentali.
In particolare, si concentrano sui rapporti circa la concentrazione di truppe ucraine al confine e sull’asserito uso dei missili “Sapsan” da parte dell’Ucraina per attacchi contro Mosca, Minsk e obiettivi strategici in Russia, accuse che Kiev respinge fermamente.
La FSB diffonde notizie false secondo cui l’Ucraina avrebbe pianificato attacchi con queste armi contro Mosca e Minsk, con il presunto consenso della NATO.
Gli esperti del Centro di contrasto alla disinformazione affermano che l’obiettivo principale di queste operazioni manipolative è di ridurre il sostegno internazionale all’Ucraina, dipingendola come uno stato terrorista e giustificando il rifiuto di Mosca di avviare negoziati di pace o cessate il fuoco.
Già in precedenza, si era riferito che Vladimir Putin stava preparando “materiali storici” per Trump per dimostrare che l’Ucraina sia uno stato artificiale, creato con territori di altri paesi, e che maps geografiche siano utilizzare per sostenere le proprie pretese territoriali e propagare la propria narrazione di legittimità delle azioni militari russe nel territorio ucraino.