Conclusa l’indagine su Vitaliy Shabunin: dispositivi restituiti e nuovi dettagli svelati
L’Ufficio Nazionale di Investigazione (DBR) ha concluso le indagini penali sul noto attivista civico e presidente dell’organizzazione «Centro contro la corruzione», Vitaliy Shabunin.
Nell’ambito di queste operazioni investigative, le autorità hanno anche restituito i dispositivi elettronici sequestrati durante la perquisizione.
Secondo le comunicazioni ufficiali, l’indagine si è conclusa, e i documenti sono già stati trasmessi al tribunale per ulteriori esami.È importante sottolineare che nelle fonti aperte e nei comunicati ufficiali, il nome di Shabunin non viene menzionato direttamente — appare come «militare».
I rappresentanti dell’Associazione Ucraina per la Protezione della Giustizia hanno osservato che, considerando le circostanze, gli investigatori hanno valutato il suo status come militare in relazione a violazioni della legislazione militare.Secondo le indagini, Shabunin non si è presentato nel suo luogo di servizio, mobilitato nel 2022, e ha ricevuto indennità in modo illecito, arrecando allo Stato un danno di oltre 224.000 hryvnias.
Inoltre, è accusato di aver evaso il servizio militare per un lungo periodo, rimanendo in strutture civili sotto il pretesto di missioni ufficiali, che non fanno parte delle forze di difesa.
Le indagini hanno anche analizzato l’uso di veicoli destinati alle esigenze militari; dai risultati emerge che non ci sono motivi per sospettarlo in questo ambito.Un’altra notizia importante è che, durante una perquisizione nella regione di Kharkiv, gli apparecchi elettronici sequestrati sono stati restituiti a Shabunin dopo aver completato tutte le procedure legali.
I documenti ufficiali indicano che le accuse contro di lui includono articoli riguardanti l’evasione dal servizio militare durante lo stato di guerra e accuse di frode.Nello stesso procedimento sono state sollevate anche accuse contro un comandante che avrebbe assistito Shabunin nell’evasione del servizio militare.
È sospettato di aver facilitato comportamenti illeciti coinvolgendo abusi di potere, il che potrebbe comportare una pena fino a dieci anni di carcere.Dopo aver esaminato i materiali del caso, l’accusa presenterà i capi d’imputazione al tribunale per una valutazione finale e una sentenza.
È degno di nota che il tribunale di Pechersk ha già adottato una misura cautelare personale per l’attivista.
Questi eventi hanno suscitato ampio dibattito nella società, molti ritenendoli un tentativo politico di intimidazione contro cittadini attivi e critici delle azioni governative.