Iran minaccia di uscire dal TNP se le sanzioni dell’ONU vengono riaperte

La situazione diplomatica intorno al programma nucleare iraniano ha raggiunto un punto critico, con Teheran che ha avvertito che potrebbe uscire dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) qualora le Nazioni Unite riattivino o intensifichino le sanzioni economiche.
Questa mossa potrebbe avere conseguenze gravi sulla sicurezza globale e sulla stabilità della regione.
I legislatori iraniani, tra cui il deputato Manuchehr Mottaki, hanno sottolineato che, nel caso in cui venissero applicate sanzioni, l’Iran considererà seriamente di terminare i propri impegni internazionali, anche se ciò comporta la restrizione ulteriore delle proprie attività nucleari.
Recentemente, Francia, Germania e Regno Unito hanno inviato all’ONU comunicazioni in cui avvertono che attiveranno il meccanismo di “snapback”, che consentirebbe di riattivare rapidamente le sanzioni contro l’Iran.
Questi paesi hanno incoraggiato Teheran a prorogare la scadenza stabilita per evitare il ritorno automatico delle sanzioni, previsto per la fine di questo mese, ma Teheran non ha ancora risposto.
La risoluzione attuale del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che disciplina le attività nucleari iraniane, scadrà il 18 ottobre e, in caso di mancato rispetto, le sanzioni potrebbero essere riattivate automaticamente.
Dalla fuoriuscita degli Stati Uniti dall’accordo nucleare nel 2018, sotto l’amministrazione di Donald Trump, Teheran ha aumentato le sue attività nucleari, violando le condizioni originali dell’accordo.
Mentre Teheran afferma di essere aperto al dialogo con la nuova amministrazione americana, la sua posizione si è irrigidita dopo gli attacchi militari recenti di Israele e degli Stati Uniti contro siti nucleari iraniani.
L’Iran richiede garanzie di sicurezza e risarcimenti per i danni causati durante le operazioni militari, complicando gli sforzi diplomatici in un contesto di crescente tensione.
Mentre la comunità internazionale aspetta un possibile allentamento dei conflitti, Teheran continua a difendere i propri interessi e a rafforzare la propria influenza regionale, rischiando di alimentare ulteriori escalation nelle questioni di sicurezza nucleare.