Oltre 100 ex membri del Parlamento Europeo chiedono all’UE di sospendere l’accordo con Israele in seguito ad accuse di crimini di guerra

Chas Pravdy - 11 Agosto 2025 14:29

Più di cento ex deputati del Parlamento Europeo hanno pubblicamente rivolto un appello ai vertici dell’Unione Europea, chiedendo la sospensione immediata dell’Accordo di associazione tra l’UE e Israele.

Nella loro dichiarazione, manifestano forte preoccupazione riguardo alla situazione a Gaza e mettono in guardia sul rischio che, senza azioni decise, gli stati membri possano trovarsi a essere complici di crimini di guerra, a causa della loro inerzia nel fronteggiare il conflitto attuale.

La lettera aperta è stata firmata da ex parlamentari provenienti da un ampio spettro politico, tra cui membri del gruppo Conservatori e Riformisti Europei, del Partito Popolare Europeo, dei Verdi, dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, e da organizzazioni liberali e centriste.

Gli autori dell’appello chiedono misure diplomatiche ed economiche urgenti, tra cui la sospensione di tutti i legami con Israele, in considerazione delle notizie di carestia di massa e di gravi violazioni dei diritti umani fondamentali verificatisi a Gaza, che violano gli accordi internazionali e umanitari.

Sebbene la Commissione europea abbia proposto a luglio di sospendere la partecipazione israeliana ai programmi Horizon Europe, gli ex parlamentari sostengono che siano necessari passi più forti e più rapidi.

Ritengono inoltre che alcune politiche israeliane, come il blocco degli aiuti umanitari e le organizzazioni di scioperi della fame a Gaza, possano configurarsi come crimini di guerra, e chiedono quindi la sospensione totale dell’accordo di associazione.

La crisi umanitaria e il deterioramento della sicurezza regionale sollecitano l’UE ad agire rapidamente e con decisione, con l’obiettivo di promuovere la pace e fermare l’escalation del conflitto.

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