Leader dell’UE vogliono discutere con Trump prima dell’incontro con Putin in Alaska

Chas Pravdy - 11 Agosto 2025 00:49

In un contesto diplomatico di alta tensione, mentre si avvicina il summit programmato tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin, i leader europei e i funzionari diplomatici di alto livello stanno attivando continui sforzi diplomatici per prepararsi a incontri cruciali.

Secondo Bloomberg, che cita fonti diplomatiche, si prevede che le trattative con Trump si svolgano prima del suo incontro con Putin, previsto per venerdì 15 agosto in Alaska.

L’obiettivo principale di queste attività è ottenere una comprensione più chiara della posizione del presidente americano sull’Ucraina e coordinare ulteriori passi diplomatici nel campo della sicurezza internazionale.La notizia sottolinea come questa attività diplomatica sia nata nel contesto di una serie di contatti tra rappresentanti degli Stati Uniti, dell’Ucraina e dell’Unione Europea, mentre si preparano le negoziazioni future.

Lunedì, il ministro degli Esteri ucraino e altri diplomatici pianificano una riunione online per discutere della situazione.

In precedenza, Bloomberg aveva rivelato che Mosca aveva posto come condizione la resa di Kiev del controllo sulle aree occupate di Donbass e Crimea, come requisito per il cessate il fuoco e negoziati a lungo termine.

Ciò avrebbe comportato che l’Ucraina rinunciasse a parti del territorio ancora sotto il suo controllo.Per quanto riguarda i rapporti tra Stati Uniti e Ucraina, una questione chiave rimane la sospensione del finanziamento militare.

Il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha affermato che le questioni territoriali devono essere inserite all’interno della negoziazione, insieme alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina.

Ha indicato che Kiev potrebbe riconoscere la perdita effettiva del controllo su alcune regioni senza rinunciare ufficialmente alla propria sovranità, mantenendo così aperto il canale diplomatico.L’Ucraina e i paesi europei alleati insistono sulla necessità di avviare un processo di cessate-il-fuoco, che congeli le attuali linee del fronte come punto di partenza per trattative più approfondite.

Allo stesso tempo, proseguono le sanzioni economiche contro la Russia per esercitare una pressione esterna maggiore e favorire una risoluzione pacifica del conflitto.In questo contesto, il coinvolgimento dell’Ucraina al summit tra Trump e Putin in Alaska non è ancora certo.

Fonti dell’UE riferiscono che Washington coordina attivamente le sue posizioni con i paesi europei e mira a rafforzare la pressione diplomatica su Mosca.

Tra le proposte, si ipotizza una sospensione delle offensive russe nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.

Tuttavia, rimane incerte la disponibilità di Mosca a cedere il controllo su territori strategici come la più grande centrale nucleare europea, Zaporizhzhia.Inoltre, il presidente russo è stato protagonista di una proposta di cessate il fuoco parziale in aria e sul mare, avanzata prima del summit e riportata dai media.

Tuttavia, i decisori occidentali insistono sul fatto che qualsiasi negoziato debba tutelare gli interessi e la sicurezza dell’Ucraina, poiché ignorare queste considerazioni potrebbe portare a ulteriori escalation del conflitto.

La stessa posizione viene espressa in dichiarazioni congiunte di leader scandinavi e baltici, i quali sottolineano che qualsiasi iniziativa di pace senza l’accordo di Kyiv è inaccettabile e potrebbe compromettere la stabilità e la sicurezza in Europa.

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