Kherson sotto minaccia di nuovi bombardamenti: continua l’evacuazione degli abitanti del quartiere Korabel nonostante i rischi
La città di Kherson si trova ancora in una situazione di forte tensione in materia di sicurezza, con il quartiere Korabel che ha subito ripetuti attacchi da parte delle forze russe.
In risposta a queste offensive, la popolazione locale sta effettuando un’evacuazione su larga scala, cercando di mettere in salvo le proprie vite e la propria integrità fisica.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, più di 1.500 residenti sono già stati evacuati dall’inizio delle operazioni, tra cui persone con mobilità ridotta e bambini.
Yaroslav Shanko, capo dell’amministrazione militare di Kherson, ha riferito che il 10 agosto scorso sono usciti dalla zona bloccata 29 persone, tra cui due con capacità di movimento limitate, un chiaro segnale della gravità della crisi umanitaria che interessa la regione.
Tutti gli evacuati stanno ricevendo assistenza riguardo all’alloggio, alla documentazione e al supporto medico, e vengono organizzati trasporti gratuiti verso altre aree più sicure dell’Ucraina, se necessario.
Finora, circa 1.565 persone, inclusi 56 bambini e 152 con disabilità, sono state trasferite in zone di sicurezza.
La situazione mette in evidenza una crisi umanitaria e di sicurezza molto seria, aggravata da attacchi mirati a infrastrutture critiche come ponti e complessi residenziali.
Negli ultimi giorni, le forze russe hanno bombardato deliberatamente il ponte sull’estuario del Dniester, e queste azioni hanno portato all’estensione dell’area di evacuazione obbligatoria.
Le autorità ritengono che questi attacchi possano essere parte di una strategia per preparare un punto di approdo o per riconquistare Kherson, anche se ufficialmente tali intenzioni vengono negate.
Nonostante la crescente tensione, le forze di difesa ucraine sono fiduciose nel riuscire a respingere gli attacchi e a impedire un’occupazione totale della città.
È importante sottolineare che in passato, i russi hanno già bombardato la città utilizzando bombe aeree, cosa che ha aumentato il livello di allerta.
Inoltre, ogni giorno vengono condotti molteplici attacchi nelle zone delle isole nel delta del Dnipro, che potrebbero portare a un’ulteriore escalation con gravi conseguenze.
La situazione rimane critica, con i militari ucraini pronti a rispondere a eventuali offensive russe, mentre le forze di occupazione rafforzano le loro posizioni nella regione e aspettano un possibile attacco di vaste proporzioni.
La comunità internazionale osserva con preoccupazione gli sviluppi, chiedendo sforzi concreti sia dal punto di vista umanitario che militare per evitare che la crisi si deteriori ulteriormente.