Azerbaigian e Armenia firmano un storico accordo di pace a Washington: tutto ciò che c’è da sapere

Il Ministero degli Affari Esteri dell’Azerbaigian ha pubblicato ufficialmente il testo integrale dell’accordo di pace raggiunto con l’Armenia, sotto mediazione statunitense, l’8 agosto a Washington.
Questo documento, articolato in 17 punti, rappresenta un passo fondamentale verso la risoluzione del conflitto protratto tra i due paesi.
I principali articoli prevedono il rinvio delle rivendicazioni territoriali e l’impegno a non intervenire negli affari interni dell’altra nazione.
Le parti si sono accordate per stabilire relazioni diplomatiche e riconoscere i confini che esistevano dalla fine dell’epoca sovietica, segnando così un significativo progresso per la stabilità regionale.
Tra le altre cose, l’accordo sancisce che nessuna delle parti userà la forza o anche solo minaccerà di usarla contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica dell’altro, come specificato nel terzo punto.L’Azerbaigian ha anche destinato fondi per aiutare l’Ucraina e ha condannato gli attacchi russi, dimostrando il suo impegno verso la stabilità internazionale.
Le due nazioni si sono ulteriormente impegnate a non schierare truppe di paesi terzi sui propri confini e hanno condannato tutte le forme di intolleranza, razzismo, separatismo, estremismo violento e terrorismo.
Per garantire l’attuazione dell’accordo, verrà istituita una commissione speciale incaricata di monitorare l’implementazione.Secondo fonti internazionali, la firma di questo accordo rappresenta il declino dell’influenza di Iran e Russia nella regione, aprendo nuove opportunità per l’Occidente.
Inoltre, un consorzio occidentale avrà il controllo di un corridoio di transito di 20 miglia, che collega l’Azerbaigian all’enclave di Nakhchivan, denominato «Percorso di Trump».
Questo simbolizza un nuovo percorso strategico volto a promuovere la pace e il benessere internazionale.