Le droni russi lanciano un attacco di massa sull’Ucraina: oltre 100 lanci e ingenti danni

Nella notte tra il 9 e il 10 agosto, le forze russe hanno portato a termine un attacco aereo di vasta scala contro l’Ucraina, schierando più di 100 unmanned aerial vehicles (UAV), tra droni kamikaze e imitatori di droni.
Secondo i dati delle Forze Aeree ucraine, i droni sono stati lanciati da aree controllate dalla Russia in quattro direzioni: Gvardiyske, Kursk, Shatalove e Primorsko-Ahtarsk, tutte territori temporaneamente occupati dall’esercito aggressore.
Lo scopo dell’operazione era di sabotare i sistemi di difesa aerea ucraini e creare il caos nello spazio aereo del paese.
Le forze ucraine sono riuscite a mettere fuori combattimento 70 droni, mentre 30 altri sono riusciti a colpire obiettivi in diverse regioni.
I danni sono stati registrati in 12 località della Sumy, Kharkiv, Dnipropetrovsk e Chernihiv, coinvolgendo infrastrutture, abitazioni e impianti di trasporto.
Fortunatamente, nessuna vittima civile è stata segnalata.
In regione di Kharkiv, un’esplosione è stata udita durante le recenti ondate di attacchi con droni.
A Sínelnikove, nella regione di Dnipro, l’attacco ha causato danni ad alcune case private e alle infrastrutture, tra cui un’azienda di trasporti.
Nonostante la portata dell’operazione, le autorità militari ucraine affermano di aver abbattuto 70 droni, garantendo così la sicurezza e proteggendo vite e proprietà dei cittadini contro distruzioni e perdite.