Ucraina ribadisce l’impegno nella tutela dei diritti dei popoli indigeni e condanna le repressioni della Russia

Chas Pravdy - 09 Agosto 2025 21:43

Il Ministero degli Esteri dell’Ucraina ha ribadito con fermezza il proprio impegno a proteggere i diritti e le libertà dei popoli indigeni del paese, in particolare dei Tatari di Crimea, dei Karaimi e dei Krymchaks, che rappresentano una parte fondamentale della storia e dell’identità culturale dell’Ucraina.

Queste comunità hanno il diritto di mantenere la propria identità etnica e linguistica, le tradizioni religiose e il patrimonio culturale, diritti tutelati dalla legislazione nazionale e da trattati internazionali.

Attualmente, tali gruppi sono soggetti a gravi repressioni da parte delle autorità russe occupanti, soprattutto nella penisola di Crimea sotto occupazione temporanea.

La repressione si manifesta con arresti di massa, torture, condanne motivate politicamente, divieti di organizzazioni civiche, restrizioni nell’uso della lingua madre nonché perquisizioni nelle case private, nelle moschee e negli istituti scolastici.

Sebbene siano in numero inferiore, i Karaimi e i Krymchaks, come popoli indigeni unici, stanno scomparendo progressivamente dall’area occupata, perdendo così la possibilità di preservare le proprie tradizioni culturali.

La politica di assimilazione forzata perseguita dalla Russia mira ad estirpare queste comunità autoctone.

La forte immigrazione di cittadini russi in Crimea ha portato allo spostamento degli abitanti originari, alla distruzione di monumenti storici, di luoghi sacri e alla modifica dell’ambiente linguistico e culturale.

Il Ministero degli Esteri ucraino collabora attivamente con le organizzazioni internazionali per denunciare le sistematiche violazioni dei diritti delle popolazioni indigene commesse dalla Russia e promuove iniziative diplomatiche, politiche e legali su scala mondiale, tra cui l’ONU, l’OSCE e il Consiglio d’Europa.

La recente rielezione, avvenuta ad aprile, del rappresentante ucraino Suleiman Mamutov alla Task Force delle Nazioni Unite sui popoli indigeni per il mandato 2026–2028, testimonia l’impegno continuo dell’Ucraina in questa battaglia.

Uno degli strumenti principali di tutela internazionale dei diritti dei popoli indigeni dell’Ucraina è la Piattaforma Internazionale di Crimea, un forum diplomatico che pone al centro delle sue attività la difesa dei diritti umani e delle tradizioni culturali.

L’Ucraina invita la comunità internazionale a condannare le politiche repressive e discriminatorie della Russia nei confronti dei popoli indigeni e a sostenere iniziative globali volte a responsabilizzare l’aggressore e a proteggere il patrimonio culturale e linguistico di queste comunità.

In questa giornata, l’Ucraina esprime la sua solidarietà con tutti i popoli autoctoni che continuano a lottare per i propri diritti, specialmente in un contesto di guerra, occupazione e persecuzioni.

La tutela dei diritti indigeni si configura come elemento fondamentale per costruire un’etica di pace giusta, sicura e stabile nel futuro.

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