Scoperta rivoluzionaria: gli archeologi svelano insediamenti dell’età del bronzo e del neolitico in Lettonia

Recenti scavi archeologici in Lettonia hanno portato alla luce scoperte sorprendenti che mettono in discussione le conoscenze precedenti sulla storia antica della regione.
Secondo gli esperti, durante gli scavi di agosto presso l’insediamento fortificato di Skankalne, sono stati trovati tracce uniche di attività umana risalenti al tardo neolitico e all’età del bronzo.
Ciò suggerisce che sulla stessa area esistesse un insediamento già diversi millenni prima di quanto ipotizzato finora.
Tra gli oggetti rinvenuti ci sono strumenti in selce, pendenti in ardesia e porcellane decorate, oltre a resti di carbone di legna che consentiranno di effettuare una datazione al radiocarbonio per stabilire con esattezza l’età degli artefatti.
I reperti segnalano che l’insediamento risale alla fine del terzo millennio a.C.
Questi ritrovamenti rivoluzionano la comprensione tradizionale della storia della regione, poiché si pensava che l’occupazione umana fosse iniziata solo durante l’età del ferro.
Gli strati profondi del suolo, che contengono prove di un utilizzo antecedente, confermano una presenza umana molto più antica.
Tra le scoperte notevoli ci sono una lancia di selce ovale datata a metà I secolo d.C., che testimonia l’utilizzo continuato del sito in epoche successive.
La posizione strategica del sito, alla confluenza di due fiumi, offriva condizioni ideali per la vita degli antichi abitanti.
Queste scoperte danno nuova luce sulla preistoria lettone e sottolineano l’importanza dell’archeologia locale per l’identità moderna del paese.
Nel 1927, lo storico Ernest Brasting aveva ipotizzato che le fortificazioni risalissero all’ultima età del ferro (X-XII secolo), ma le recenti scoperte hanno smentito questa teoria, aprendo un nuovo capitolo nella storia regionale.
Particolare interesse riveste anche la grotta di Uporala, considerata un luogo sacro per i popoli antichi, che contribuisce a capire le pratiche religiose di queste comunità.
La continuazione degli scavi promette di portare alla luce reti commerciali, organizzazioni sociali e credenze spirituali dell’antichità.
Questi lavori rappresentano un ponte tra il passato remoto di Lettonia e il suo senso di identità attuale.