Massiccio attacco notturno della Russia contro l’Ucraina: droni e missili abbattuti
Nella notte del 9 agosto, le forze di difesa ucraine hanno registrato un’azione offensiva su larga scala proveniente dalla Russia, caratterizzata da un lancio massiccio di droni e missili contro il territorio ucraino.
Dai primi rapporti, emerge che il nemico ha schierato complessivamente 47 droni d’attacco di tipo Shahed e diverse imitazioni di droni, oltre a due missili da crociera «Iskander-K».
Le fonti indicano che la maggior parte di questi dispositivi sono stati lanciati dalla Russia, con direzioni provenienti da Kursk, Millerovo e Shatalovo, mentre i missili sono stati sparati dalla regione occupata di Zaporizhzhia.
Gli obiettivi di questa offensiva includevano le aree vicino alle linee di frontiera di Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Donetsk, oltre alla città di Dnipro, colpita dai missili.
Le unità di difesa aerea ucraine hanno risposto prontamente, impiegando sistemi di missili antiaerei, unità di guerra elettronica, gruppi mobili di fuoco e droni di sorveglianza.
I primi dati indicano che le forze ucraine sono riuscite a neutralizzare o abbattere un missile «Iskander-K» e a distruggere 16 droni nemici.
Inoltre, 31 droni hanno colpito 15 diversi punti, provocando danni significativi ma evitando conseguenze disastrose, grazie all’efficacia della difesa aerea.
Questo episodio evidenzia l’intensità continua degli attacchi russi e la resilienza dell’Ucraina nel difendersi, sottolineando l’importanza delle moderne tecnologie di difesa aerea per salvaguardare vite civili e infrastrutture essenziali.