L’amministrazione Trump minaccia Harvard di revoca dei brevetti e di decine di milioni di dollari in finanziamenti federali per la ricerca
L’amministrazione statunitense guidata dal presidente Donald Trump ha rivolto gravi accuse all’Università di Harvard, minacciando di revocare i diritti di brevetto e di sospendere centinaia di milioni di dollari di finanziamenti federali destinati alla ricerca.
Questa decisione è stata presa dopo l’invio di una lettera ufficiale da parte del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti al rettore di Harvard, Alan Garber, l’8 agosto.
Nella missiva si sostiene che l’università non abbia rispettato i propri obblighi nei confronti dei contribuenti americani in base alla Bayh-Dole Act, normativa che regola l’uso dei fondi federali per la ricerca.
Il Segretario del Commercio, Howard Lutnik, ha sottolineato che Harvard deve dimostrare di essere in regola con tali requisiti entro il 5 settembre, altrimenti il governo potrebbe sequestrare i brevetti dell’università o trasferirli a terzi tramite licenze, infliggendo un duro colpo alla capacità innovativa dell’ateneo.
I rappresentanti di Harvard hanno definito questa iniziativa come un “attacco repressivo senza precedenti”, ribadendo il loro impegno a rispettare la legge e a difendere i propri diritti e libertà nel campo della ricerca finanziata con fondi pubblici.
La mossa fa parte di una strategia più ampia dell’amministrazione Trump, che intensifica le pressioni su alcune delle più prestigiose istituzioni accademiche americane, tra cui la sospensione di oltre 2 miliardi di dollari di fondi federali in attesa di una possibile risoluzione.
Questo caso rappresenta il primo esempio di utilizzo del Dipartimento del Commercio e della legislazione sui brevetti come strumenti di pressione contro Harvard e altre università di alto livello.
La crisi è iniziata a marzo, quando sono emerse notizie riguardanti le azioni del governo contro l’antisemitismo a Harvard, con il rischio di una sospensione di finanziamenti federali fino a 9 miliardi di dollari.
A aprile, Harvard ha presentato una causa contro il governo, accusandolo di aver adottato misure arbitrarie volte a ridurre i finanziamenti e a limitare l’ingresso di studenti stranieri, punendo l’università per aver difeso i propri diritti costituzionali.
Queste iniziative sollevano molte domande sul futuro del sostegno federale alle università negli Stati Uniti e sull’influenza che le decisioni politiche esercitano sul progresso accademico e scientifico del paese.