Estonia pianifica un grande prestito per la difesa: fino a 3,6 miliardi di euro per rafforzare la sicurezza nazionale

Chas Pravdy - 09 Agosto 2025 18:41

L’Estonia si sta preparando ad effettuare investimenti considerevoli nel rafforzamento delle proprie capacità militari, con l’obiettivo di ottenere un prestito fino a 3,6 miliardi di euro approvato dalla Commissione Europea.

Questi fondi sono destinati all’acquisto di sistemi di difesa moderni, tra cui missili antiaerei a corto e medio raggio, artiglieria avanzata, veicoli da combattimento per l’infanteria e altre armi essenziali per garantire la sicurezza del paese.

Particolare attenzione viene posta sul fatto che alcuni di questi acquisti saranno effettuati in collaborazione con altri paesi membri dell’Unione Europea, consentendo di ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza degli acquisti stessi.

Secondo le autorità del Ministero della Difesa, la cifra complessiva del prestito varierà tra 2 e 3,6 miliardi di euro, mentre le condizioni finali, tra cui la durata del rimborso, sono ancora in fase di definizione.

Si prevede che il prestito possa essere concesso con un termine fino a 45 anni, permettendo all’Estonia di risparmiare circa 4 milioni di euro all’anno su ogni miliardo di capitale preso in prestito.

Gli esperti nazionali sottolineano anche che il paese è disposto ad accogliere nel proprio territorio jet da combattimento dotati di armamenti nucleari, rafforzando così le ambizioni di potenziare le proprie capacità difensive.

Finora, l’Estonia ha finanziato le sue esigenze militari tramite prestiti della Banca Europea degli Investimenti, ma queste risorse non coprivano l’acquisto di armi.

La nuova strategia prevede che almeno due terzi dei componenti siano prodotti all’interno dell’UE, rafforzando così la sovranità e la sicurezza nazionale e promuovendo la produzione locale di armamenti.

Le risorse saranno principalmente indirizzate all’acquisto di sistemi di difesa aerea a medio e corto raggio, munizioni, veicoli blindati e al rifornimento degli arsenali navali estoni.

La collaborazione con altri stati membri dell’UE e della NATO, come avvenuto con l’acquisto congiunto dei sistemi IRIS-T con Lettonia e Germania, continuerà ad essere un pilastro fondamentale di questa strategia.

Entro la fine di novembre, il governo estone dovrà presentare un piano dettagliato dei progetti militari per l’approvazione della Commissione Europea, accelerando così il processo di modernizzazione della difesa nazionale.

Inoltre, si dibatte sulla possibilità di istituire un corpo militare congiunto in Estonia, che potrebbe includere truppe provenienti da Germania e Paesi Bassi, con il Paese che si impegna a destinare almeno il 5% del PIL alla difesa già a partire dal prossimo anno.

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