Regno Unito ripristina ufficialmente i rapporti diplomatici con la Siria e promette supporto finanziario per la stabilizzazione

In un importante passo verso un cambiamento nella sua politica estera, il Regno Unito ha annunciato il ripristino completo delle relazioni diplomatiche con la Siria, mettendo fine a anni di isolamento legati alla guerra civile e ai conflitti interni del paese. Il 5 luglio, dopo una recente visita del ministro degli Esteri David Lammie a Damasco, sono state comunicate ufficialmente le intenzioni di Londra di sostenere il popolo siriano e contribuire alla stabilizzazione del paese. Come segno di forte impegno, Lammie ha promesso di fornire al governo siriano un aiuto finanziario significativo — 94,5 milioni di sterline (circa 129 milioni di dollari americani). Questa somma rappresenta parte di uno sforzo più ampio volto a sostenere la ricostruzione e lo sviluppo della Siria. Il ministro ha espresso speranza, affermando che «il popolo siriano ora ha una nuova speranza», e ha sottolineato che sostenere il nuovo governo è fondamentale per costruire un futuro più stabile, sicuro e prospero per tutti i siriani. Questa decisione indica una profonda riconsiderazione delle politiche occidentali verso la Siria, soprattutto alla luce dei recenti cambiamenti politici, come la rimozione di Bashar al-Assad dal potere da parte dell’opposizione e di gruppi islamisti dopo oltre dieci anni di guerra civile. La visita di Lammie, la prima in 14 anni, rappresenta un passo cruciale verso la fine dell’isolamento internazionale della Siria e il suo progressivo reinserimento nella comunità globale. Nel frattempo, gli Stati Uniti a dicembre scorso hanno sollevato la maggior parte delle sanzioni contro la Siria, favorendo così la ripresa economica e gli investimenti. Analogamente, il Regno Unito ad aprile ha allentato alcune sanzioni, congelando i beni della Banca centrale siriana e di altre organizzazioni chiave, pur mantenendo restrizioni contro membri del precedente regime. Il supporto annunciato include aiuti umanitari urgenti e programmi di ricostruzione a lungo termine, con un focus su settori vitali come l’istruzione, al fine di ridurre la migrazione illegale, eliminare le armi chimiche e contrastare il terrorismo. Dopo incontri con il collega siriano Bashar al-Shibani e il presidente Ahmed al-Sharaa, Lammie ha evidenziato l’importanza di una transizione politica inclusiva e rappresentativa. Questo progresso riflette una svolta verso un maggiore impegno diplomatico e testimonia la volontà rinnovata del Regno Unito di sostenere gli sforzi di pace, stabilità e ricostruzione in Siria, in linea con le strategie occidentali più ampie per stabilizzare la regione.