La Russia probabilmente continuerà a colpire i centri di reclutamento militare in Ucraina: reazione del comando difensivo ucraino

Chas Pravdy - 06 Luglio 2025 13:19

Di fronte agli ultimi sviluppi riguardanti le politiche di mobilitazione e sicurezza in Ucraina, i rappresentanti ufficiali del settore della difesa avvertono della possibilità che la Russia possa proseguire con attacchi ai centri territoriali di reclutamento e ai punti di supporto sociale. Vitaliy Saranzev, portavoce del comando delle Forze Terrestri ucraine, ha espresso preoccupazione per il recente attacco con missili contro l’edificio del TDC a Kremenchuk, esempio ulteriore delle attività attive della Russia volte a destabilizzare il processo di mobilitazione in Ucraina. Secondo lui, queste azioni sono parte di una strategia deliberata volta a interrompere le misure di mobilitazione, creare caos e generare panico tra civili e militari. Il rappresentante militare ha sottolineato che le forze ucraine faranno tutto il possibile per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei visitatori di questi centri, poiché le loro funzioni sono di importanza cruciale per la resilienza della difesa del paese. Saranzev ha inoltre affermato che la campagna di sabotaggio della mobilitazione era iniziata già in precedenza, con esplosioni e mine presso gli uffici militari, e con attacchi coordinati contro i TDC di Poltava, Kryvyi Rih e Kremenchuk. Queste azioni appaiono coordinate e mirano a indebolire le capacità di difesa dell’Ucraina e a rallentare gli sforzi di mobilitazione. È importante notare che il 30 giugno, le forze russe hanno attaccato con droni gli edifici degli uffici di reclutamento regionali e municipali di Poltava, provocando la morte di due civili e ferendo quasi 50 persone, tra civili e militari. Questi attacchi mirati sono finalizzati a seminare panico, destabilizzare la situazione interna e ridurre la capacità di mobilitazione dell’Ucraina nella lotta contro l’occupazione e l’aggressione.

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