L’UEFA impone multe record in milioni di euro a Chelsea e Barcellona per violazioni del fair play finanziario

In un'importante mossa che segna una nuova fase nell’ambito della regolamentazione del calcio europeo, l’UEFA, l’Unione delle Associazioni Europee di Calcio, ha deciso di imporre sanzioni finanziarie di notevole entità a due tra i club più prestigiosi del continente: il Chelsea di Londra e il Barcellona di Spagna. Proprio prima dell’inizio di una stagione che si preannuncia ricca di sfide e grandi aspettative, questi club sono stati multati con cifre che raggiungono decine di milioni di euro per aver violato le rigorose norme di fair play finanziario, create per garantire la stabilità economica del settore e mantenere l’integrità del calcio. Le indagini hanno evidenziato che il Chelsea ha venduto due delle sue proprietà alberghiere attraverso società controllate dalla holding Blueco 22 Ltd, che possiede il club dal 2022 e che ha come presidente il noto imprenditore Todd Boehly. Queste operazioni hanno sollevato interrogativi, poiché potrebbero essere utilizzate per aggirare le norme di trasparenza e mascherare la reale situazione finanziaria del club. Di conseguenza, il Chelsea è stato multato di 20 milioni di euro, diventando una delle sanzioni più elevate nella storia dell’UEFA e ripetendo il record stabilito nel 2014 ai danni di Manchester City e PSG per infrazioni simili. Dall’altra parte, il Barcellona è stato multato di 15 milioni di euro per irregolarità finanziarie rilevate durante le verifiche. L’UEFA ha inoltre adottato sanzioni contro altri club: il Lione dovrà pagare 12,5 milioni, l’Aston Villa 5 milioni e l’Hajduk Split 300.000 euro. Queste misure testimoniano l’impegno continuo dell’UEFA nella lotta contro le irregolarità finanziarie e indicano una possibile intensificazione delle sanzioni qualora i problemi non vengano risolti tempestivamente. Secondo le regole approvate nel 2010 e in vigore dal 2011, i club che partecipano alle competizioni UEFA devono dimostrare la loro stabilità finanziaria, tra cui l’assenza di debiti insoluti e il rispetto delle spese rispetto agli introiti. Questi eventi si inseriscono in un contesto in cui, secondo la classifica UEFA, l’Ucraina ha perso cinque posizioni ed è stata superata dalla Russia, che è stata sospesa, dimostrando le sfide e le trasformazioni nel calcio europeo.