Carne lavorata: nessun livello di consumo sicuro, secondo uno studio approfondito

Chas Pravdy - 05 Luglio 2025 14:25

Negli ultimi anni, la questione dell’impatto del consumo di carne lavorata sulla salute è diventata un tema di grande attenzione sia per la comunità scientifica sia per le persone attente alla propria alimentazione. Ricercatori dell’Università di Washington a Seattle hanno condotto un’analisi approfondita di oltre 70 studi scientifici, coinvolgendo milioni di individui in tutto il mondo. L’obiettivo era stabilire se esiste una soglia di sicurezza per il consumo di carni lavorate e quanta quantità può essere tollerata senza rischi significativi per la salute. I risultati sono decisamente preoccupanti: anche quantità minori assunte quotidianamente aumentano considerevolmente le probabilità di sviluppare malattie gravi. Lo studio ha confrontato gli effetti di vari componenti dannosi presenti nella dieta, come carne lavorata, bevande zuccherate e transfats, sul rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e cancro colorettale. È emerso che la carne lavorata costituisce la minaccia maggiore, a causa del suo elevato contenuto di sostanze nocive. Anche un consumo minimo può aumentare rapidamente i rischi. Ad esempio, il consumo quotidiano di un solo hot dog si associa a un incremento dell’11% del rischio di diabete di tipo 2 e del 7% del rischio di cancro colorettale, rispetto all’evitare completamente tali prodotti. Allo stesso modo, assumere una bottiglia di soft drink zuccherato al giorno aumenta il rischio di diabete dell’8% e quello di malattie cardiache del 2%. I transfats aggiungono un ulteriore 3% di rischio. Gli autori sottolineano che questi dati hanno una notevole importanza pratica: forniscono dati concreti per sviluppare raccomandazioni dietetiche più precise e iniziative di salute pubblica. Pur offrendo vantaggi in termini di longevità e costi accessibili, gli esperti raccomandano vivamente di ridurre al minimo o eliminare del tutto il consumo di carne lavorata, soprattutto per coloro che desiderano preservare la propria salute. I transfats presenti nel cibo fast-food aumentano notevolmente il rischio di infarto, ictus, diabete e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Per ulteriori dettagli e consigli su come proteggersi, consultate pubblicazioni come Nature Medicine.

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