Scoperti componenti cinesi nei droni attaccanti di Kiev: prove del rifornimento di tecnologia militare cinese agli invasori russi

Kiev è nuovamente teatro di esplosioni causate da attacchi di veicoli aerei senza pilota (drone), che sono diventati un elemento fondamentale nelle operazioni militari della Russia contro l’Ucraina. Di particolare preoccupazione è il fatto che nei droni utilizzati nel raid tra il 3 e il 4 luglio sono stati trovati componenti di fabbricazione cinese, confermando la massiccia presenza di tecnologie asiatiche nelle tattiche militari di Mosca. Secondo il Servizio di sicurezza ucraino (SBU), durante le indagini è stato scoperto che i droni, noti come “Geran,” impiegati negli attacchi, contenevano parti prodotte dalla società cinese Suzhou Ecod Precision Manufacturing Co., Ltd. Queste comprendono supporti di montaggio per sistemi di lancio e altri meccanismi essenziali, recuperati sul luogo e attualmente oggetto di analisi da parte degli esperti. I funzionari della SBU affermano che questi componenti rappresentano la prova che la Russia acquista attivamente tecnologie militari cinesi e le utilizza strategicamente nelle sue operazioni di guerra. Questi sviluppi rafforzano la percezione che le azioni russe costituiscano crimini di guerra, a causa dell’uso intenzionale e sistematico di tecnologie straniere nel conflitto contro l’Ucraina. Le autorità continuano a raccogliere prove per assicurare la responsabilità dei responsabili, sottolineando l’importanza di una cooperazione internazionale rafforzata per fermare la diffusione di componenti straniere impiegate in atti di aggressione illegale.