Perché Donald Trump non ha fermato l’aggressione della Russia in Ucraina: analisi approfondita e conseguenze delle sue politiche

Negli ultimi anni, la comunità internazionale ha seguito con grande attenzione il comportamento di Donald Trump riguardo alla guerra in Ucraina. Nonostante abbia ripetutamente dichiarato che la sua presidenza avrebbe potuto prevenire l'invasione su larga scala della Russia, i fatti raccontano una storia diversa. A giugno 2023, sotto pressione sulla sua posizione nel conflitto, Trump ha affermato che avrebbe preso una decisione sulla partecipazione ai bombardamenti sull’Iran entro due settimane. Pochi giorni dopo, gli attacchi aerei statunitensi hanno colpito strutture nucleari iraniane, dimostrando la determinazione della sua amministrazione precedente nel contrastare minacce terroristiche. Tuttavia, riguardo all’Ucraina, nonostante prove chiare dell’aggressione russa, Trump continua a mostrare una passività e un'indecisione persistenti. Negli ultimi mesi, ha dichiarato che se fosse stato presidente nel 2022, la guerra non sarebbe mai iniziata. Allo stesso tempo, continua a comunicare con Putin ed esprime preoccupazione per le sanzioni contro la Russia. Al vertice del G7, ha persino espresso il suo disappunto per l’esclusione della Russia dall’organizzazione, ma non ha ancora adottato misure concrete per aumentare la pressione, come sostenere leggi proposte che prevedono tariffe del 500% sulle importazioni energetiche russe. Finora, la sua strategia si basa principalmente sulle parole e sulla diplomazia morbida, mentre la situazione sul fronte si aggrava: gli attacchi missilistici russi verso le città ucraine diventano sempre più massicci, e il supporto degli Stati Uniti resta limitato a causa di conflitti interni ed esterni. Questi mesi mostrano che invece di intraprendere azioni decisive per porre fine alla guerra e sostenere l’Ucraina, Trump sembra ridurre le possibilità di una rapida pace e permette a Putin di continuare la sua aggressione senza conseguenze. Questo solleva gravi preoccupazioni sul futuro dell'Ucraina e sulla stabilità dell’Europa, dato che l’assenza di decisioni ferme potrebbe prolungare il conflitto e aumentare l’instabilità regionale.