L’Ucraina compie un altro passo importante nel recupero dei propri eroi dalla prigionia russa: rilascio di oltre cento difensori e civili secondo gli accordi di Istanbul

Chas Pravdy - 04 Luglio 2025 13:31

Il 4 luglio, l’Ucraina ha raggiunto un’altra tappa fondamentale nei suoi sforzi continui per liberare coloro che sono stati detenuti dalla Russia. In conformità con gli accordi raggiunti a Istanbul, un nuovo gruppo di difensori ucraini e civili, molti dei quali hanno riportato gravi ferite, problemi di salute e sono stati illegalmente detenuti in varie regioni del paese, sono stati con successo restituiti a casa. Questo processo complesso e prolungato sottolinea l’impegno delle autorità ucraine, con il presidente Volodymyr Zelensky che ha confermato pubblicamente sul suo canale Telegram che questa operazione rappresenta un ulteriore passo verso la giustizia e il ritorno completo di centinaia di cittadini ucraini. Secondo Zelensky, molti di loro erano in cattività dal 2022. Tra i liberati vi sono soldati delle Forze Armate dell’Ucraina, membri della Guardia Nazionale, guardacaccia e dipendenti del Servizio di Trasporto Speciale dello Stato. Sono stati inclusi anche civili ingiustamente condannati o privati della libertà. Di particolare rilievo è il fatto che tra i liberati ci siano giovani soldati, con il più giovane di soli 20 anni e il più anziano di 59. La liberazione comprende anche ufficiali, mostrando la natura sistematica dello scambio, che coinvolge tutti i livelli del personale militare e civile. Di particolare importanza sono i combattenti di Mariupol, che sono stati in cattività dal 2022. Molti sono stati detenuti per oltre tre anni e ora hanno l’opportunità di tornare a casa, ricostruire le loro vite e sostenere le proprie famiglie. Questo scambio ha incluso anche altre regioni – Donetsk, Kharkiv, Luhansk e Kherson – dove le forze armate ucraine e la popolazione civile hanno combattuto per difendere il loro territorio. Un rappresentante ufficiale del Centro di Coordinamento per i Prigionieri di Guerra ha evidenziato che il processo di scambio continua secondo le condizioni attuali. Il numero finale di persone liberate non è ancora stato comunicato, in quanto i lavori su tutte le fasi dello scambio sono ancora in corso, affinché tutti coloro che possono essere liberati siano riportati a casa nel minor tempo possibile. Nel complesso, questa nuova fase di liberazione dei cittadini ucraini dimostra ancora una volta la resilienza e la fermezza del popolo ucraino, così come l’unità del governo e delle forze armate nel raggiungimento dell’obiettivo principale: riportare a casa tutti coloro che sono stati costretti a difendere il loro paese dall’aggressione russa.

Fonte