La corsa al supporto dell’Ucraina: aspettative di flessibilità degli Stati Uniti di fronte a sfide militari e strategiche

Chas Pravdy - 04 Luglio 2025 23:29

Le tensioni persistenti riguardo al sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina continuano a essere al centro delle discussioni sulla sicurezza internazionale e sulle dinamiche geopolitiche globali. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha espresso l’auspicio che Washington dimostri flessibilità nel fornire assistenza militare all’Ucraina, specialmente in un momento critico in cui gli Stati Uniti hanno sospeso temporaneamente alcune consegne di armi, sorprendendo numerosi analisti e governi. Stoltenberg ha sottolineato l’importanza di mantenere un equilibrio tra la necessità di garantire riserve sufficienti per le forze armate statunitensi e il desiderio di supportare l’Ucraina nella sua difesa autonoma. La recente decisione del Pentagono di mettere in pausa le forniture di artiglieria e sistemi di difesa aerea è stata motivata da una rivalutazione delle scorte statunitensi, con l’obiettivo di preservare risorse per affrontare eventuali minacce future e per mantenere la prontezza strategica. Questa scelta si è verificata in concomitanza con un’escalation degli attacchi russi sui centri urbani ucraini, in particolare su Kyiv, evidenziando la richiesta urgente di rafforzare le capacità di difesa aerea del paese. Parallelamente, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con il presidente americano Donald Trump, nel tentativo di convincerlo a riprendere e potenziare le forniture di armi. Trump, recentemente, ha manifestato frustrazione riguardo ai progressi nei negoziati con la Russia, complicando le possibilità di una risoluzione rapida del conflitto. Inoltre, Stoltenberg ha ribadito che gli alleati della NATO devono assicurare che l’Ucraina disponga di tutto il necessario per sostenere una lunga e difficile lotta. Dopo la nomina di un nuovo comandante delle forze statunitensi in Europa, il generale dell’US Air Force Alexus G. Grynkiewicz, si sono tenute discussioni nella sede strategica della NATO a Mons, in Belgio. Grynkiewicz ha promesso di valutare la presenza militare americana in Europa entro i primi 90 giorni, il che potrebbe portare a significativi cambiamenti nelle distribuzioni di truppe e risorse. Questa incertezza ha sollevato preoccupazioni tra gli alleati della NATO, che si interrogano sulle possibili riduzioni della presenza militare americana, mentre continuano a sostenere l’Ucraina e a promuovere stabilità e sicurezza nella regione.

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