Attacco notturno a Kiev: danni ingenti al consolato polacco e alle missioni diplomatiche

Nella notte del 4 luglio, la capitale ucraina, Kiev, è stata colpita da un devastante attacco esplosivo condotto dalle forze russe, coinvolgendo missili e droni di varia natura. Questo assalto ha provocato danni ingenti all’infrastruttura urbana e alla sede diplomatica polacca. Secondo il ministero degli Esteri polacco, più di 550 droni e missili sono stati utilizzati nella missione, riuscendo a intercettarne e distruggerne 478 grazie ai sistemi di difesa aerea ucraini. Tuttavia, la violenza dilagante ha lasciato tra i tanti segni anche la distruzione di uno degli edifici sede del consolato polacco a Kiev. Il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, ha confermato tramite i social la sicurezza del personale consolare, inclusi l’ambasciatore Łukasiewicz, che sono rimasti illesi. Ciò non ha impedito al ministro di esprimere viva preoccupazione per la sicurezza di diplomatici e cittadini ucraini, soprattutto alla luce dell’intensificarsi dei combattimenti. In un appello urgente, ha richiesto all’Ucraina di ricevere urgentemente nuovi sistemi di difesa antiaerea e ha supplicato gli Stati Uniti di riprendere le forniture di armi e di imporre sanzioni più severe alla Russia, che continua a disprezzare gli sforzi internazionali di mantenimento della pace. L’attacco della notte ha coinvolto oltre 550 oggetti volanti, di cui circa il 72% sono stati intercettati. A Kiev, frutto della caduta di detriti, si sono registrati danni in cinque quartieri e almeno 14 civili sono rimasti feriti, alcuni in modo grave. Le forze armate ucraine hanno riferito di un nuovo record di utilizzo di oltre 330 droni Shahed durante l’attacco, evidenziando una maggiore complessità tattica e un’escalation nell’impiego dei droni stessi. Nel complesso, questi continui attacchi dimostrano come Kiev rimanga in una situazione di costante minaccia e sottolineano l’estrema importanza di potenziare le capacità di difesa aerea e di rafforzare l’appoggio diplomatico internazionale. La tensione rimane alta, e l’Ucraina invita la comunità internazionale ad agire immediatamente per rafforzare le proprie difese e proteggere cittadini e sedi diplomatiche da futuri attacchi.