Analisi della diplomazia cinese: perché Pechino vuole evitare la sconfitta della Russia in Ucraina

Chas Pravdy - 04 Luglio 2025 19:26

Dopo la dichiarazione pubblica del principale diplomatico cinese, Wang Yi, secondo cui Pechino non desidera assistere alla sconfitta della Russia nel suo conflitto con l’Ucraina, diventa evidente che è necessaria una spiegazione più approfondita nel mondo diplomatico e tra gli analisti internazionali. Gli esperti di spicco in politica estera cinese e relazioni internazionali cercano di interpretare le reali motivazioni alla base di questa posizione, poiché, sebbene la narrativa ufficiale di Pechino si presenti come neutrale, le ragioni profonde sono più complesse e stratificate. Secondo Wang Yi, direttore dell’Istituto di Relazioni Internazionali dell’Università di Pechino, la preoccupazione principale della Cina resta la stabilità nucleare globale e la prevenzione di un’escalation nucleare nel contesto del conflitto russo-ucraino. Wang Yi ha ripetutamente sottolineato che i leader cinesi hanno messo in guardia contro l’uso di armi nucleari o anche contro le minacce nucleari, poiché tali azioni potrebbero causare conseguenze catastrofiche per la sicurezza mondiale. Per quanto riguarda il supporto di Pechino alle pretese territoriali della Russia sui territori ucraini occupati, l’esperto esprime dei dubbi. Le sue affermazioni sono in linea con la posizione ufficiale della Cina, che sostiene l’integrità territoriale dell’Ucraina e non riconosce l’annessione della Crimea né i territori controllati dalla Russia come parte integrante della Federazione Russa. Nel frattempo, il Ministero degli Esteri cinese mantiene una postura neutrale, evitando commenti critici sulla situazione. La portavoce Mao Nin ha dichiarato: “La Cina non è una parte nel conflitto ucraino e sostiene una risoluzione politica tramite negoziati, cessate il fuoco e una soluzione pacifica.” Ha anche sottolineato che “la crisi ucraina non avvantaggia nessuno e deve essere risolta pacificamente.” Nel contesto diplomatico, la posizione di Pechino solleva interrogativi sulle sue reali intenzioni e motivazioni interne. Secondo alcune fonti, le dichiarazioni di Wang Yi durante il colloquio con la responsabile diplomatica dell’UE, Kaja Kallas, hanno sorpreso alcuni diplomatici europei, poiché contrastano nettamente con la postura ufficiale di neutralità. Gli analisti ritengono che questi gesti riflettano l’approccio pragmatico della Cina e il desiderio di mantenere margini di manovra in una situazione geopolitica complessa.

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