Ripercussioni dell’attacco di droni su Odessa: aumento delle vittime e dei danni

Chas Pravdy - 03 Luglio 2025 12:32

Nella notte di giovedì 3 luglio, la città di Odessa è stata colpita da un attacco delle forze russe, che hanno impiegato i cosiddetti «Shahids», droni da combattimento capaci di provocare ingenti danni e di ferire i civili innocenti. Questo attacco su larga scala ha causato l’aumento del numero di persone ferite all’interno di un edificio residenziale multipiano, portando il totale a sei feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche. I servizi di emergenza ucraini, tra cui il Servizio di Emergenza Statale, sono intervenuti rapidamente, riuscendo a mettere in salvo 11 residenti e completando le operazioni di soccorso, che includevano anche l’estinzione degli incendi sviluppatisi tra il sesto e il nono piano. Secondo le fonti, dopo le esplosioni si è sviluppato un incendio, che è stato domato al mattino. Parallelamente, le fonti militari hanno confermato che durante una singola notte, le forze nemiche hanno lanciato 52 droni di vari tipi in tutta l’Ucraina, di cui 40 sono stati abbattuti dalle forze ucraine. A Poltava, i droni hanno colpito più volte l’area vicino al centro regionale di reclutamento e di sostegno sociale, causando vittime e feriti. Complessivamente, questi attacchi hanno provocato due morti e altri 11 feriti. Questa ondata di attacchi rappresenta un ulteriore monito al continuo impegno dell’Ucraina per la pace e la sicurezza, oltre a testimoniare quanto l’avversario cerchi di seminare caos e di spezzare la resistenza del popolo ucraino.

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