L’Unione Europea di fronte a profonde divisioni nelle trattative commerciali con gli Stati Uniti

Chas Pravdy - 03 Luglio 2025 10:36

Nel contesto di negoziati commerciali sempre più tesi tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, le divergenze interne rischiano di mettere in crisi l’unità del blocco e di indebolirne la posizione negoziale. Sebbene pubblicamente i politici europei mostrino una posizione di compattezza e mirino a concludere un accordo commerciale favorevole con Washington, dietro le quinte la realtà è ben diversa. I paesi membri sono influenzati da gruppi di interesse interni e considerazioni elettorali, complicando la formulazione di una strategia coerente. Questa settimana, la Commissione Europea prevede di informare gli ambasciatori dell’UE sugli avanzamenti delle trattative, e le loro risposte saranno decisive per l’orientamento futuro. Bruxelles continua a chiedere la riduzione dei dazi di base del 10 %, introdotti durante l’amministrazione Trump nell’aprile del 2018, ma persistono divergenze tra gli Stati membri. Alcuni sono disposti ad accettare queste tariffe per opporsi a tariffe più elevate, mentre altri le considerano troppo alte. Un alto funzionario commerciale dell’UE ha sottolineato che le consultazioni sono state più intense del solito, indicando un alto livello di unità all’interno del blocco. Personalità chiave come il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro italiano Giorgia Meloni sostengono la necessità di un rapido accordo, anche se ciò richiede concessioni da Washington. Al contrario, Francia e Spagna si oppongono ad accordi affrettati, temendo condizioni sfavorevoli e insufficientemente protettive per i loro interessi. Le tensioni interne complicano la finalizzazione di un accordo, la cui forma definitiva rimane incerta. Questa incertezza rischia di provocare nuove tensioni commerciali e di generare rischi economici a livello globale. Mentre gli Stati Uniti minacciano di aumentare ulteriormente i dazi, le trattative sono ancora in stallo e questa situazione mette a rischio la stabilità economica internazionale.

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