Le forze di sicurezza ucraine smascherano e arrestano 14 propagandisti pro-Kremlin: dettagli delle operazioni di sicurezza nazionale

Chas Pravdy - 03 Luglio 2025 16:02

Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (SSU) ha annunciato di aver identificato e arrestato con successo un gruppo di quattordici propagandisti operativi in diverse regioni del paese. Queste persone promuovevano apertamente attività dannose a nome degli interessi del Cremlino, coordinando e diffondendo messaggi di propaganda filo-russa. Secondo il canale ufficiale Telegram del SSU, i sospetti lavoravano per il nemico, diffondendo messaggi pro-Russia, giustificando l’aggressione militare della Russia e svelando importanti obiettivi della difesa ucraina accessibili pubblicamente online. Tra gli arrestati c’era un residente di 57 anni di Donetsk, pregiudicato, che svolgeva attivamente propaganda favorevole al Cremlino. Diffondeva notizie false sulle forze di difesa ucraine e invitava gli ukraini a deporre le armi di fronte agli invasori russi. Operazioni simili sono state condotte anche nella regione di Transcarpazia, dove altri tre complici lodavano l’annessione della Crimea e promuovevano l’unificazione delle loro terre con la Russia. Nella regione di Rivne, un amministratore di un gruppo Viber di 25 anni è stato arrestato per aver tentato di screditare i difensori dell’Ucraina e aver divulgato informazioni sui movimenti delle truppe e le basi, inclusi i luoghi delle unità mobili della Difesa Territoriale e della polizia. In Ternopil, un disertore locale che aveva abbandonato la sua unità volontariamente e negava apertamente la guerra è stato individuato. Nel frattempo, in aree di prima linea della regione di Donetsk, sono stati arrestati altri cinque collaboratori filo-russi. Hanno promosso attivamente i loro messaggi sui social network vietati come "Odnoklassniki" e "VK", elogiando Vladimir Putin e glorificando l’esercito russo. In quella di Cherkasy, sono state bloccate le attività di un amministratore di un canale Telegram che pubblicava dati sui luoghi delle forze ucraine a Uman e in altre aree, includendo le coordinate dei punti di mobilitazione. Nella regione di Poltava, due donne sono state arrestate per aver gestito un gruppo privato di Viber, diffondendo quotidianamente informazioni sulle basi militari e di polizia. A seguito di questi eventi, gli investigatori del SSU hanno presentato accuse contro i sospetti ai sensi di diversi articoli del Codice penale ucraino, inclusa l’ostruzione delle attività legittime delle forze armate durante la guerra, l’incitamento pubblico a cambiamenti violenti dell’ordine costituzionale e la giustificazione dell’aggressione. I sospetti rischiano fino a otto anni di reclusione con confisca dei beni. Inoltre, nella regione di Khmelnytskyi, è stata arrestata un’agente del FSB russo che stava preparando ordigni esplosivi per attacchi terroristici e fornendo ai russi le coordinate degli obiettivi militari ucraini. Questa donna di 59 anni, reclutata tramite Telegram, monitorava le posizioni delle forze armate ucraine trasmettendo queste informazioni a Mosca. Questi casi evidenziano l’ampio spettro di guerre informative e cibernetiche condotte dalla Russia contro l’Ucraina, sottolineando l’importanza di potenziare le misure di sicurezza e controintelligence nel paese.

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