L’ascesa dei canali in russo tra i politici ucraini: influenza crescente e propaganda sui social media

Chas Pravdy - 03 Luglio 2025 14:57

Negli ultimi anni, la scena politica dell’Ucraina ha subito una trasformazione significativa nel modo in cui i parlamentari interagiscono sui social media, soprattutto riguardo alla diffusione di messaggi filorussi e al mantenimento di un pubblico di parlantini russi. Oltre cinque canali YouTube in russo gestiti da deputati ucraini vantano un numero di follower molto superiore a quello di tutti i canali in ucraino messi insieme, e più di cento deputati sono attivi su varie piattaforme social. Questa tendenza si manifesta attraverso titoli provocatori come «bussificazione», «autoritarismo» o «effetto Yanukovych», oltre a molti canali che trasmettono interamente in russo. Dall’analisi emerge che tra i deputati attualmente in custodia o in esilio, accusati di tradimento, spiccano figure come Oleksandr Dubinsky, Yehum Shevchenko, Oleksandr Kunytskyi e Artem Dmytruk, che usano queste piattaforme per diffondere narrazioni pro russe e disinformazione. I canali più popolari in questo settore hanno complessivamente oltre tre milioni di follower, superando di gran lunga il totale di quelli in ucraino. Facebook rimane la piattaforma più usata dai deputati, con pagine che in media contano oltre 300 seguaci, anche se circa il 16% di esse risulta inattivo. YouTube, invece, è meno popolare: solo 41 dei 137 deputati pubblicano regolarmente video, e molti hanno aperto i canali prima delle elezioni e poi li hanno abbandonati. Mentre il partito della «Solidarietà Europea» domina in termini di follower totali, su Instagram e TikTok il più seguito è il faction «Servitore del Popolo», che al luglio di questo anno raggiunge 231 deputati. Alcuni deputati superano addirittura i leader dei loro partiti: ad esempio, il canale YouTube di Oleksii Honcharenko conta un milione di follower in più rispetto alla pagina ufficiale di Petro Porošenko, e trasmette spesso in diretta dalla sessions parlamentare, utilizzando titoli sensazionalistici e trattando vari argomenti, spesso in russo, attirando migliaia, se non milioni di visualizzazioni. L’attività in russo si concentra principalmente su alcune piattaforme. Telegram si conferma il mezzo più importante per la diffusione di contenuti pro russi, con alcuni deputati di primo piano che gestiscono canali spesso sotto sanzioni o in esilio. Il canale Telegram di Oleksandr Dubinsky, con quasi 150.000 follower, pubblica frequentemente su «bussificazione», autoritarismo e difesa della chiesa russa. Altri canali Telegram tra i più seguiti in russo sono creati da deputati sanzionati o in esilio, come Artem Dmytruk ed Yevhen Shevchenko. Dmytruk sostiene regolarmente che sia impossibile riconquistare tutte le terre occupate dalla Russia, mentre il canale di Shevchenko, dopo il suo arresto nel 2024, è rimasto inattivo, anche se precedentemente supportava partiti e figure filorusse come Donald Trump. Su diverse piattaforme, i contenuti di questi canali trattano principalmente di interventi legislativi, attività parlamentari e commenti politici. L’unica rete sociale senza account attivi in russo tra i deputati ucraini è Twitter (X), dove gli esponenti si esprimono principalmente in ucraino o inglese, concentrandosi sulle conseguenze degli attacchi russi e rivolgendosi a un pubblico internazionale. Facebook si distingue come la piattaforma con la pubblicità politica più trasparente, anche se solo pochi deputati – Anton Yatsenko, Petro Porošenko e Valentyn Nalyvaichenko – hanno lanciato campagne pubblicitarie nel 2024, spendendo migliaia di dollari. In particolare, il deputato indipendente di Tcherkasy, Anton Yatsenko, ha dichiarato il più alto volume di spese, spesso attraverso diverse ONG. Su Instagram, la figura più popolare è Mykola Tishchenko, ex conduttore televisivo e ristoratore di Kiev, ora deputato indipendente con sospetti di aver aggredito un ufficiale militare. Il suo contenuto si concentra principalmente su attività benefiche e sostegno alle forze armate, anche se occasionalmente pubblica messaggi personali, come gli auguri di compleanno a personaggi famosi. In sintesi, i politici ucraini usano sempre più i social media per comunicare direttamente con il pubblico, bypassando i media tradizionali e la mancanza di trasparenza del Parlamento. Questa crescente attività, soprattutto in russo, solleva preoccupazioni circa la disinformazione, la manipolazione e il rischio di minare la responsabilità democratica in un contesto di supervisione parlamentare limitata.

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