La Polonia ufficialmente ricorda le vittime del ‘genocidio da parte di OUN e UPA’: un nuovo capitolo nelle dispute storiche e il loro impatto sull’integrazione europea

Chas Pravdy - 03 Luglio 2025 04:33

Il riconoscimento ufficiale e la commemorazione di eventi storici dolorosi hanno raggiunto un nuovo livello in Polonia: il presidente Andrzej Duda ha firmato una legge che stabilisce il 11 luglio come Giornata Nazionale della Memoria per le vittime degli eventi che le autorità polacche definiscono come ‘genocidio perpetrato dall’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini (OUN) e dall’Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA)’ nei territori orientali della Seconda Repubblica Polacca. Approvata dal parlamento il 4 giugno, questa legge è entrata in vigore poco dopo la firma del presidente, suscitando reazioni contrastanti, in particolare in Ucraina. Il Ministero degli Esteri ucraino ha espresso preoccupazione e condannato l’approccio unilaterale della Polonia, sottolineando che tali azioni non favoriscono la comprensione reciproca né la riconciliazione storica. Hanno anche rimarcato l’importanza di concentrarsi sulle sfide attuali e di non permettere che il passato ostacoli la cooperazione presente. Il MFA ha ricordato che la principale minaccia oggi per Ucraina e Polonia è Russia. A maggio, storici ucraini e polacchi hanno condotto scavi congiunti a Puzhnyky, nella regione di Ternopil, scoprendo i resti di 42 persone—molte delle quali si ritiene siano vittime della tragedia di Volhynia. Questi ritrovamenti rappresentano un avanzamento nel dialogo, nonostante le ambiguità storiche ancora persistenti attorno a questi eventi. La Polonia continua a sottolineare i crimini commessi dagli ucraini, mentre l’Ucraina evidenzia la violenza esercitata anche dal lato polacco durante il conflitto, che ha causato immense sofferenze a entrambe le nazioni. La tragedia di Volhynia resta un tema sensibile nelle relazioni tra Kiev e Varsavia e, nonostante gli sforzi, non si è ancora raggiunta una piena comprensione reciproca. Inoltre, i leader politici di entrambi i paesi hanno espresso preoccupazioni che questioni storiche irrisolte possano bloccare l’adesione dell’Ucraina all’UE. In questo articolo, Volodymyr Kravchenko analizza le paure a Kiev e Varsavia e le possibili strade per la riconciliazione tra Ucraina e Polonia. Le dispute storiche in corso, le loro implicazioni politiche e le sfide per una futura integrazione europea continuano a complicare le relazioni bilaterali.

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