Gravi attacchi di droni «Shahed» dalla Russia: Poltava ancora sotto un’ondata di raid incessanti

Nella mattinata del 3 luglio, la città di Poltava si è trovata nuovamente nel mirino di pesanti bombardamenti condotti da forze di occupazione russe, che hanno impiegato grandi formazioni di droni suicidi di tipo «Shahed». Questa non è la prima ondata di attacchi contro le infrastrutture della città negli ultimi tempi; le conseguenze di questi attacchi continuano a essere devastanti, colpendo in modo significativo le strutture vitali della regione. Immediatamente dopo l’attacco, tutte le forze di emergenza sono state attivate, e sono stati dispiegati numerosi reparti specializzati per intervenire sui danni e avviare le operazioni di ricostruzione e ripristino dei servizi essenziali. Le autorità locali hanno invitato i cittadini a non diffondere video, foto o qualsiasi altra informazione che possa agevolare il nemico nel localizzare i punti di atterraggio dei droni. Contestualmente, sono stati organizzati comitati operativi in tutta l’area per coordinare le attività di soccorso e rifacimento delle infrastrutture danneggiate. Le autorità promettono di rilasciare a breve ulteriori dettagli riguardo alla portata dei danni e alla presenza di eventuali vittime. Nei giorni precedenti, la regione aveva già subito attacchi con missili e droni, con danni al principale scalo ferroviario «Poltava-Pivdenna», alle stazioni suburbane, agli impianti industriali e a diverse abitazioni. Fortunatamente, finora non sono stati segnalati feriti, tuttavia l’entità dei danni è significativa e richiede interventi immediati per riparare e ricostruire ciò che è stato distrutto.