A Volyn, un Deputato del Consiglio Regionale È Stato Smascherato per Aver Organizzato il Contrabbando Illecito di Disertori Al Confine

Le autorità di sicurezza della regione di Volyn, in collaborazione con il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina e l’Ufficio del Procuratore Generale, hanno condotto un’operazione su vasta scala che ha portato alla scoperta di un deputato in carica del Consiglio Regionale di Volyn, Oleksandr Tivadar, coinvolto nell’organizzazione e nel comando di attività criminali legate a schemi illegali di attraversamento del confine ucraino. Secondo le indagini raccolte, questo politico, rappresentante del partito «Per il Futuro», ha partecipato attivamente a attività criminali fin dal 2022, facilitando il passaggio clandestino di oltre cento persone, che sfuggivano alla leva o avevano altre motivazioni per lasciare il paese in modo non regolamentato. Le investigazioni hanno rivelato che Tivadar faceva parte di un gruppo criminale diretto da una ex vice-presidente dell’Amministrazione Militare di Volyn, già arrestato dal SBU. È stato accertato che Tivadar forniva ai contrabbandieri documenti falsificati, che consentivano loro di attraversare la frontiera legalmente, mascherandosi da volontari inviati presumibilmente dall’amministrazione regionale per missioni umanitarie. Questi trafficanti chiedevano fino a 5.000 dollari per persona per i loro servizi. Secondo le autorità, Tivadar è ipotizzato di aver commesso più reati ai sensi del Codice Penale Ucraino, tra cui partecipazione a organizzazioni criminali, ostacoli alle attività delle forze armate ucraine e attraversamenti illegali di confine. In caso di condanna, potrebbe rischiare fino a 12 anni di carcere con confisca dei beni. Le perquisizioni effettuate nelle regioni di Volyn e Khmelnytskyi hanno confermato l’ampiezza dell’attività criminale, portando alla condanna di sette membri del gruppo, che hanno raggiunto accordi di ammissione di colpa e fornito testimonianze contro i loro complici. Oltre a Tivadar, sono stati coinvolti anche assistenti del Tribunale Economico di Rovno e dirigenti di fondazioni caritatevoli, partecipando attraverso documenti falsificati e il sistema “Shlyakh”, che consentiva di attraversare senza ostacoli. Questa operazione dimostra l’impegno incondizionato delle autorità ucraine nel smantellare reti di corruzione e schemi criminali che minacciano la sicurezza nazionale, sottolineando la determinazione di perseguire anche soggetti con legami politici.