Peskov commenta sui ‘scaffali vuoti’ degli Stati Uniti e sulle prospettive di nuovi negoziati in un contesto di sfide nelle forniture militari

Chas Pravdy - 02 Luglio 2025 15:31

In risposta alle recenti notizie provenienti dai media internazionali e alle dichiarazioni ufficiali di Washington, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affrontato la situazione dell’aiuto militare statunitense all’Ucraina, evidenziando il presunto stato di ‘scaffali vuoti’ nelle riserve americane e le possibili difficoltà nel garantire le forniture di armamenti. Secondo Peskov, gli Stati Uniti avrebbero ridotto le consegne di armi all’Ucraina a causa dell’esaurimento delle proprie scorte e della scarsità di risorse. Ha rilasciato queste dichiarazioni durante un briefing con i media russi, sostenendo che meno armi vengono inviate a Kyiv, più si avvicina la fine della cosiddetta ‘operazione militare speciale’. Nel frattempo, Peskov ha espresso ottimismo sul riprendere al più presto i negoziati tra Russia e Ucraina, prevedendo che il terzo round di incontri sarà pianificato nei prossimi giorni. Quella sera stessa, diversi media occidentali hanno riferito che gli Stati Uniti avevano sospeso le forniture di alcuni tipi di munizioni all’Ucraina, tra cui intercettori Patriot e proiettili da 155 mm. La decisione è stata confermata dal Pentagono, spiegando che si basa sulla valutazione delle scorte disponibili e delle priorità nazionali. La portavoce del Pentagono, Anna Kelly, ha aggiunto che questa misura è necessaria per garantire la sicurezza e la prontezza delle forze armate statunitensi, sottolineando l’importanza di tutelare gli interessi nazionali.

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