Le Ambizioni Nucleari dell’Iran e il Ruolo della Cina: L’appello di Israele all’Influenza e alle Strategie Diplomatiche

Chas Pravdy - 02 Luglio 2025 09:33

A livello internazionale crescono le discussioni sulle intenzioni nucleari dell’Iran e sulle potenziali minacce che queste rappresentano per la stabilità del Medio Oriente e oltre. Israele ha assunto un ruolo attivo, chiedendo ai partner internazionali, in particolare alla Cina, di utilizzare la loro influenza economica e politica per frenare le ambizioni militari e nucleari di Teheran. Recentemente, diplomati israeliani hanno lanciato un appello a Pechino, sottolineando che solo la Cina ha la capacità di esercitare una pressione significativa su Iran. Ravít Bayer, il Console Generale di Israele a Shanghai, ha evidenziato che limitare le importazioni di petrolio iraniano potrebbe interrompere le finanze di Teheran, riducendo le risorse disponibili per sostenere le sue politiche aggressive nella regione. Questa richiesta si inserisce in un contesto di tensioni crescenti, dopo un conflitto di dodici giorni tra Israele e Iran che ha danneggiato pesantemente le strutture nucleari e causato la morte di numerosi alti ufficiali militari e scienziati nucleari iraniani. La comunità internazionale, guidata dagli Stati Uniti, ha svolto un ruolo di mediazione facilitando un cessate il fuoco, anche se Teheran rimane scettico sulla sua durata e ha minacciato di rispondere ad ogni provocazione israeliana. Nel frattempo, Cina e Russia hanno condannato i raid israeliani, senza tuttavia offrire un sostegno attivo a Teheran. Beijing continua a chiedere la cessazione delle ostilità a Gaza e sostiene una soluzione a due stati per la Palestina, posizione che il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu guarda con diffidenza, temendo rischi per la sicurezza nazionale. Bayer ha affermato che la Cina possiede una notevole influenza politica su Iran e potrebbe fare molto di più per influenzare le sue attività dannose. Il leader cinese Xi Jinping sembra privilegiare i rapporti economici rispetto a un ruolo di mediatore, che comporta grandi responsabilità e costi considerevoli. La Cina rimane il secondo partner commerciale di Israele dopo gli Stati Uniti, mantenendo un dialogo attivo nonostante le divergenze politiche dal 2023. La Cina importa circa il 90% del petrolio iraniano esportato e ha firmato un accordo strategico del valore di 400 miliardi di dollari, volto a favorire ingenti investimenti cinesi in Iran su un arco di 25 anni. Tuttavia, è ancora da chiarire quanto Pechino possa effettivamente esercitare influenza sulle ambizioni militari e nucleari di Teheran. Nonostante i legami rafforzati con Cina e Russia, l’Iran ha sempre mostrato resistenza a qualsiasi ingerenza esterna nelle sue decisioni fondamentali. Le attuali dinamiche sollevano molte domande sulla capacità della pressione diplomatica ed economica di contenere le ambizioni nucleari iraniane e di prevenire una crisi regionale di vasta portata.

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