La polizia di Kyiv ha arrestato il sicario che ha sparato contro l’auto di una volontaria con un bambino a bordo: nuovi dettagli e prospettive legali

Chas Pravdy - 02 Luglio 2025 17:34

Nella capitale dell’Ucraina, Kyiv, si è verificato un episodio allarmante che ha coinvolto l’uso di armi da fuoco e atti di violenza, suscitando molta preoccupazione tra la popolazione. Il 30 giugno, un soggetto non identificato ha aperto il fuoco contro il veicolo della volontaria Viktoria Dvoretskaya, che transitava nel quartiere di Podil. L’attacco ha causato danni ingenti all’auto, ma la parte più grave è rappresentata dalla presenza di un bambino all’interno al momento degli spari, mettendo a rischio la sua incolumità. Tutto è avvenuto inaspettatamente, quando un ciclista che seguiva l’auto ha improvvisamente estratto una pistola e ha sparato diversi colpi nella parte posteriore del veicolo per poi darsi alla fuga. È stato successivamente scoperto che il sospettato utilizzava, molto probabilmente, un’arma ad aria compressa che ha trafitto il rottame dell’auto, creando un serio pericolo per la vita del passeggero. Viktoria Dvoretskaya, nota attivista e volontaria, ha condiviso sui social media di non aver avuto litigi con l’aggressore e di non poter spiegare il suo comportamento. Tuttavia, grazie alle telecamere di sorveglianza, le autorità sono riuscite a identificare e localizzare rapidamente il sospetto, un uomo di 46 anni residente a Kyiv. Dopo indagini approfondite, la polizia ha arrestato il soggetto, che si muoveva in bicicletta nella zona. L’ipotesi principale è che la lite sia nata a seguito di un episodio minore, quando un altro guidatore, passando vicino a una pozzanghera, lo ha bagnato con dell’acqua. La reazione violenta dell’uomo — colpi alla vettura e inseguimento — si è conclamata in un episodio di violenza armata. La polizia ha sequestrato l’arma utilizzata, e sono in corso le procedure per preparare le accuse di vandalismo con utilizzo di armi da fuoco. Secondo le prime evidenze, il sospetto è accusato ai sensi dell’articolo 296, comma 4 del Codice Penale ucraino, per vandalismo volontario commesso con armi da fuoco o armi bianche, reato punibile con da tre a sette anni di reclusione. Attualmente, il procedimento è in fase di indagine pre-processuale sotto la supervisione della procura di Podil. Sebbene il gesto non sia stato direttamente collegato all’attività volontaria della vittima, il crimine è considerato grave, poiché è stato compiuto con la consapevolezza che nel veicolo si trovava un bambino. È fondamentale sottolineare che la legislazione ucraina prevede sanzioni severe per atti di violenza e uso improprio di armi per garantire la sicurezza pubblica e prevenire futuri incidenti simili. Le autorità continuano a rafforzare le misure di sicurezza e ad agire con determinazione contro ogni forma di violenza e illegalità, per tutelare i cittadini e preservare la pace sociale.

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