Il Senato degli Stati Uniti approva un aumento di 10 miliardi di dollari per il ambizioso programma lunare della NASA

In una decisione di grande rilievo, il Senato degli Stati Uniti ha approvato un aumento sostanziale del budget dedicato all’esplorazione spaziale, con oltre 10 miliardi di dollari destinati a rafforzare le ambizioni lunari della NASA. Nonostante le proposte iniziali dell’amministrazione di Donald Trump di ridurre il finanziamento dell’agenzia spaziale, il supporto bipartisan ha assicurato questa ingente iniezione di fondi. Una parte significativa di queste risorse, pari a 4,1 miliardi di dollari, è dedicata allo sviluppo e al lancio di due razzi SLS, indispensabili per le future missioni Artemis IV e V rivolte all’esplorazione lunare. Inoltre, circa 2,6 miliardi di dollari vengono assegnati alla costruzione della stazione spaziale Gateway, un punto strategico in orbita intorno alla Luna progettato come stazione di transito e abitazione temporanea per gli astronauti diretti verso la superficie lunare. Questa decisione ha suscitato dibattiti, in particolare con Elon Musk, proprietario di SpaceX, che si oppone fermamente alla costruzione di Gateway, proponendo di atterrare direttamente sulla Luna senza infrastrutture orbitali complesse. Musk critica anche i costi elevati dei razzi SLS, rinforzando come sistemi monouso. Il Senato ha apportato emendamenti alla proposta di bilancio presidenziale, dando priorità non solo all’efficienza tecnologica, ma anche a considerazioni economiche come la creazione di posti di lavoro e il sostegno all’industria nazionale. Sebbene la maggioranza sostenga queste iniziative, il budget definitivo per il 2026 resta ancora in fase di definizione, e potrebbero verificarsi tagli che hanno già influenzato la partecipazione della NASA a conferenze scientifiche di rilievo. Queste decisioni mettono in evidenza le difficili sfide di equilibrare gli obiettivi scientifici, le priorità politiche e le restrizioni di bilancio nel corso della corsa allo spazio.