Hamas esprime la volontà di un cessate il fuoco a Gaza: condizioni e manovre diplomatiche

Il 2 luglio, l'organizzazione palestinese Hamas ha dichiarato di essere pronta a sedersi al tavolo delle trattative e a raggiungere un accordo di cessate il fuoco con Israele, ma con una condizione ben precisa. Secondo il portavoce Taha al-Nunu, il gruppo militante si dice 'pronto e seriamente impegnato a raggiungere un’intesa che possa mettere fine ai lunghi e duraturi conflitti reciproci.' Egli ha sottolineato che Hamas è aperto a qualsiasi iniziativa che conduca a una cessazione totale delle ostilità nella Striscia di Gaza. È importante sottolineare che oggi a Il Cairo si è tenuta una riunione tra la delegazione di Hamas e mediatori egiziani e qatarioti per discutere le possibili vie verso la firma di un accordo di pace. Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump il 1° luglio ha annunciato che Israele ha accettato una proposta rinnovata per un cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza, che includerà anche la liberazione di alcuni ostaggi. Questa decisione è stata presa durante incontri alla Casa Bianca tra l’inviato speciale di Trump, Steve Vickoff, e il ministro della pianificazione strategica israeliano Ron Dermer. Trump ha anche invitato Hamas ad accettare l’accordo, avvertendo che il rifiuto potrebbe solo peggiorare la situazione e portare a nuovi conflitti con gravi conseguenze per la regione.