A Cherkasy, uno studente arrestato per supporto agli attacchi russi e spionaggio

A Cherkasy, le forze di sicurezza ucraine hanno arrestato un giovane di 20 anni proveniente dall’università locale, sospettato di aver coordinato e guidato gli attacchi con missili e droni provenienti dalla Russia contro la regione. Secondo le indagini, il ragazzo cercava attivamente possibili obiettivi e punti di impatto, svolgendo un ruolo di intermediario informativo per le forze russe. Questo includeva anche la preparazione di rapporti fotografici dettagliati su infrastrutture e obiettivi strategici, facilitando così la pianificazione di attacchi più mirati. È stato accertato che in passato abitava a Louhansk, ma prima dell’invasione su larga scala si era trasferito a Cherkasy, dove aveva iniziato a comunicare con agenti russi tramite l’app di messaggistica Telegram, cercando un «ricco guadagno facile». Reclutato dai Russi, gli sono state affidate compiti importanti come la localizzazione delle postazioni radar ucraine per assistere nella preparazione di operazioni aeree complesse. Inoltre, faceva spionaggio presso il comando regionale della polizia, cercando di valutare il livello di protezione del perimetro esterno e lo stato di prontezza delle forze di sicurezza. Le autorità ucraine hanno identificato il suo comportamento nelle fasi iniziali di intelligence; durante le perquisizioni domiciliari sono stati sequestrati un telefono contenente un rapporto preparato per il KGB russo (FSB). A suo carico è stata aperta un’indagine per tradimento (articolo 111 del codice penale ucraino), con il rischio di una condanna all’ergastolo e confisca dei beni. In precedenza, le forze di sicurezza ucraine avevano già arrestato un altro agente russo a Kharkiv, che aveva tentato di consegnare a difensori ucraini uno scooter minato con esplosivi attivati dai Russi nel momento in cui due militari erano nelle vicinanze.