Un Nuovo Capitolo nella Giustizia: Il Tribunale Speciale contro l’Aggressione della Russia in Ucraina

Chas Pravdy - 01 Luglio 2025 18:38

In un contesto geopolitico complesso e di fronte all’entità dell’aggressione russa contro l’Ucraina, è emersa la necessità di istituire una nuova istituzione internazionale capace di affrontare efficacemente i crimini commessi da uno Stato aggressore. Di conseguenza, a Kiev è nata l’idea e sono stati compiuti passi concreti per la creazione di un Tribunale Speciale, che si distingue dai modelli giudiziari tradizionali. Secondo l’esperto legale ucraino di fama, jurista onorario dell’Ucraina e ex viceprocuratore generale Günduz Mamadov, questo tribunale rappresenta un modello innovativo che fonde elementi di giustizia internazionale e giurisdizione nazionale, offrendo opportunità uniche per perseguire i crimini di aggressione. Mamadov sottolinea che, fin dall’inizio, l’idea di creare questo meccanismo si è rapidamente evoluta in un progetto tangibile. Dietro la sua sviluppo ci sono figure di spicco quali l’ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo, Mykola Hnatyovskyi, e l’ambasciatore speciale del ministero degli Esteri ucraino, Anton Korinevych. La caratteristica principale di questo Tribunale Speciale è la sua struttura ibrida: pur avendo un nucleo internazionale e caratteristiche di giustizia universale, mantiene flessibilità e adattabilità, senza essere un tribunale permanente come la CPI o quelli istituiti per l'ex Yugoslavia o Ruanda. La sua configurazione prevede una corte di giudici, l’Ufficio del Procuratore Generale e un Registro. I candidati per le posizioni giudiziarie e di procuratore vengono proposti dai paesi firmatari dell’accordo di creazione. Una commissione indipendente valuterà le loro qualifiche, anche se la composizione esatta di questa commissione non è ancora stata definita. La questione sarà risolta attraverso un processo trasparente. L’obiettivo principale di questo tribunale non è solo emettere condanne, ma anche sviluppare un nuovo modello giuridico di responsabilità per i crimini di aggressione, che in passato sono stati spesso trascurati. Per quanto riguarda il finanziamento, lo statuto prevede meccanismi di raccolta attraverso multe e confische, con i fondi che verranno destinati a un meccanismo internazionale di risarcimento volto a riparare i danni causati dalla Russia in Ucraina. In conformità con la risoluzione A/RES/ES-11/5 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 14 novembre 2022, questo meccanismo dovrebbe garantire un risarcimento equo alle vittime. Il presidente Zelensky, che ha firmato i documenti necessari per ratificare l’accordo a luglio, ha ufficialmente approvato la creazione del Tribunale Speciale. La settimana scorsa, lui e il segretario generale del Consiglio d’Europa, Alan Besse, hanno firmato il trattato ufficiale, segnando un passo importante verso la giustizia e la risposta legale internazionale ai crimini di aggressione.

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