Tribunale speciale internazionale per giudicare l’aggressione della Russia contro l’Ucraina: nuove opportunità e sfide

Nel quadro della sicurezza globale e dello stato di diritto, cresce la richiesta di istituire meccanismi giurisdizionali internazionali speciali per perseguire crimini di guerra e atti di aggressione. Tra le iniziative più rilevanti e discusse vi è la creazione di un Tribunale speciale che si occupi dei reati connessi all'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Gli esperti sottolineano che questo tribunale avrà caratteristiche uniche, tra cui la possibilità di esaminare i casi in assenza dell'imputato — nel cosiddetto regime in absentia. Ciò significa che si potrà emettere una condanna anche se l'imputato rifiuta di partecipare o non viene rintracciato. Norme del genere sono state già applicate in tribunali che si sono occupati di casi legati al Libano, alla Sierra Leone e alla Repubblica Centrafricana, anche se con limiti. Tuttavia, in Ucraina, secondo gli analisti, questo meccanismo consentirà di perseguire più efficacemente i crimini di aggressione e di evitare abusi derivanti dall’assenza dell’imputato in aula. La condizione principale per procedere senza la presenza del sospettato è il suo rifiuto esplicito o il compimento di tutte le azioni necessarie per il suo beccaggio e notifica, mantenendo tuttavia la possibilità di proseguire se la giustizia lo richiede. Secondo Gunduz Mamadov, rinomato avvocato ucraino ed ex vice procuratore generale (2019-2022), il tribunale garantirà che l’imputato venga debitamente notificato e abbia accesso a un difensore. Questa misura rappresenta una salvaguardia fondamentale in procedimenti così complessi. Mamadov ha inoltre evidenziato che, in caso di condanna in absentia, la persona ha diritto a un nuovo processo in sua presenza, a condizione che non rinunci espressamente a tale diritto né riconosca la decisione. Durante le udienze riguardanti il disastro del volo MH17, la lettura delle accuse è durata oltre tre ore, dimostrando la severità e l’obiettività delle procedure. Infine, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente firmato i documenti necessari per ratificare l’accordo di creazione del Tribunale speciale. Questo passo rappresenta un momento cruciale nel percorso di giustizia per responsabilizzare i responsabili dell’aggressione russa. La collaborazione con il segretario generale del Consiglio d’Europa, Alain Berset, ha accelerato il processo di avvio del tribunale, aprendo nuove strade per la giustizia internazionale nel contesto del conflitto in corso.